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Piazza Umberto, presentato sistema videosorveglianza

La Redazione
Telecamere in rete con il circuito della sala operativa della Polizia locale. In arrivo portale cittadino per la visione in tempo reale
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Ieri pomeriggio, nella sala operativa della Polizia locale, in via Aquilino a Japigia, l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso e il comandante della Polizia locale, Michele Palumbo, hanno illustrato il sistema di videosorveglianza di piazza Umberto.

Sono complessivamente 16 le telecamere installate a presidio della piazza che, in rete con il circuito della sala operativa, permettono il monitoraggio costante del territorio.

Negli ultimi mesi i tecnici hanno perfezionato la connettività per l’invio dei dati dalle singole postazioni ai monitor della Polizia locale risolvendo un problema sulla qualità delle immagini con una soluzione innovativa: attraverso la registrazione in loco in 4k, in qualità elevata, effettuata con l’ausilio di server, e la trasmissione dei dati in qualità medio-alta alla sala operativa.

«Da qualche giorno abbiamo completato il sistema di videosorveglianza su piazza Umberto – ha dichiarato Giuseppe Galasso -: adesso ci sono 16 occhi elettronici, monitorati a loro volta da decine di occhi umani che si occupano della sicurezza nella nostra città. Le telecamere non risolveranno tutti i problemi di piazza Umberto, la cui riqualificazione sta per prendere il via dal camminamento centrale ma, come abbiamo dimostrato in altre zone della città, rappresentano un deterrente per chi è intenzionato a compiere un reato e un valido sostegno per chi si occupa di ordine pubblico, decoro e sicurezza urbana, o per la risoluzione di indagini giudiziarie.

L’idea di sicurezza urbana che questa amministrazione sta percorrendo mira a far sì che i luoghi di ritrovo importanti, come piazza Umberto e piazza Cesare Battisti, possano tornare ad essere frequentati da bambini, famiglie, studenti in pausa dalle lezioni e da tutti coloro i quali vogliano trascorrere del tempo in tranquillità. Il nostro obiettivo è quello di sottrarre, cioè, gli spazi pubblici alla componente non sana della società e di restituirli a tutti i cittadini perché tornino ad essere luoghi in cui fare comunità.

L’esperienza di piazza Cesare Battisti, con l’installazione delle telecamere dopo la rimozione dei gazebo che creavano zone d’ombra favorendo attività illecite, ha consentito ad esempio alle forze dell’ordine di assicurare alla giustizia persone che vi svolgevano traffici illegali.

Oltre a questo tipo di installazioni fisse, ad altissima definizione necessaria per l’uso da parte delle forze dell’ordine, impiegheremo anche fototrappole mobili di ultima generazione da 30 mega pixel, che scattano foto a una rapidità di 0.07 secondi e che possono essere rintracciate perché dotate di dispositivo gps. Ne abbiamo già acquistate due, in versione mimetica, da utilizzare nei giardini e nei parchi pubblici.

Siamo in dirittura d’arrivo anche per la pubblicazione di Webcam to Bari, un portale in cui, su una mappa interattiva della città, saranno disponibili tutte le postazioni delle telecamere installate sul territorio comunale. Cliccando su ciascuna sarà possibile osservare le riprese in tempo reale, però in bassa risoluzione, come previsto dalla normativa in tema di privacy. L’alta risoluzione sarà invece disponibile solo per la Polizia locale e le forze dell’ordine. Sarà un sito simile in tutto e per tutto a quello disponibile sul portale della città di Londra, che già oggi consente a chiunque di guardare cosa accade in una piazza o in una zona particolare della città».

«Con queste nuove telecamere – ha spiegato il comandante Michele Palumbo il numero degli occhi elettronici sulla città sale a 248, che vanno ad integrare quelli già un uso da parte della Questura. Le immagini catturate dalle telecamere, oltre ad essere visualizzate in diretta dagli operatori in servizio nella sala operativa, sono registrate e vengono trattenute in memoria per un periodo di tempo che va dai 2 ai 7 giorni, salvo un periodo maggiore a disposizione dell’autorità giudiziaria qualora si rendano necessarie per accertamenti relativi a reati commessi sul territorio comunale. Parliamo di dispositivi estremamente utili sia in caso di interventi da attivare immediatamente con l’invio di una pattuglia sul posto, sia in caso di indagini successive. Si tratta di uno strumento di lavoro indispensabile, viste le criticità che tutte le grandi città vivono oggigiorno: per questo è sempre più importante puntare e investire sul supporto offerto dall’utilizzo di nuove tecnologie, come appunto la videosorveglianza».

giovedì 13 Settembre 2018

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