Il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittimo il decreto del Provveditorato alle Opere Pubbliche che il 21 settembre 2010 ha autorizzato la costruzione sul lungomare De Tullio di Bari della palazzina divenuta sede del Provveditorato alle Opere pubbliche di Puglia e Basilicata “in violazione del vincolo monumentale posto a tutela del castello medioevale”.
Lo comunica il Comitato Parco del Castello di Bari, impegnato nella battaglia legale assieme a cittadini e associazioni che, sottolinea una nota, «hanno operato in solitudine senza alcun sostegno da parte delle istituzioni locali».
La sentenza del 23 luglio ha accolto l’appello contro la sentenza del Tar Bari, che dichiarava tardivo il ricorso dei cittadini e delle associazioni baresi, dal 2014 contrari alla costruzione del fabbricato, a pochi passi dal Castello Normanno Svevo.
«Il risultato raggiunto è di straordinaria importanza per tutta la città» afferma il Comitato, che ieri ha reso noti i dettagli in una conferenza stampa convocata nel circolo Acli-Dalfino, a Bari Vecchia.
Alla riunione hanno preso parte anche i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Sabino Mangano e Francesco Colella.
«Una vittoria civica che dimostra che Davide può ancora battere Golia» le parole di Mangano e Colella.
«Noi continueremo la nostra azione istituzionale recependo le istanze del Comitato e portandole in Consiglio comunale e nelle sedi opportune» continuano Mangano e Collela «con l’unico fine di arrivare all’abbattimento della palazzina ed alla realizzazione del Parco del Castello».