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De Tomaso vince il Premio Azzarita

La Redazione
Sabato a Molfetta la 15ma edizione
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Ha avuto luogo sabato 6 maggio nell’Auditorium Achille Salvucci del Museo Diocesano di Molfetta la cerimonia di
consegna del Premio Giornalistico Leonardo Azzarita
giunto alla XIV edizione.

Tra i premiati di quest’anno, oltre al direttore responsabile della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe de Tomaso, anche il vigile del fuoco Ottavio Trerotoli, il comandante scuole Aeronautica Militare terza regione aerea Bari Vitantonio Cormio e la fotoreporter artista e storica biscegliese Pina Catino.

Un inconveniente dell’ultim’ora legato a
motivi di lavoro ha purtroppo costretto la speaker di Radionorba Monica
Setta
a non poter essere presente alla serata finale del premio con rammarico da parte degli organizzatori e del pubblico presente.

Tanti i concetti discussi e approfonditi nel corso della serata. De Tomaso, ad esempio, ha tenuto a sottolineare come questo premio più che come un premio ad personam vada inteso come un premio a tutto il giornale e a chi ci lavora al suo interno con grande sacrificio e spirito di abnegazione giorno e notte. Un quotidiano importante che lo scorso anno ha raggiunto un traguardo altrettanto importante come quello di 130 anni di pubblicazioni. La decisione di premiare De Tomaso non è stata casuale. Infatti, proprio Leonardo Azzarita a cui il premio è dedicato fu direttore del Corriere delle Puglie a cui ha dedicato gran parte delle proprie energie aiutandolo a crescere, che si fuse poi con la Gazzetta delle Puglie per dare vita alla Gazzetta del Mezzogiorno.

Di notevole rilievo anche l’intervento del generale di brigata aerea Vitantonio Cormio, insignito del riconoscimento nella sezione Istituzioni, comandante delle scuole in Puglia e vicecomandante della terza regione aerea di Bari, il quale si è soffermato sul difficile ma importante compito dell’Aeronautica a sostegno dei cittadini spesso in quei paesi teatro di guerra.

Ma il momento più toccante si è avuto sicuramente quando ha preso la parola Ottavio Trerotoli del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Bari, che salvò la vita al piccolo Samuele, il bambino di 6 anni coinvolto nell’incidente ferroviario dello scorso luglio sulla tratta Andria-Corato, e che ha ricevuto il premio nella nuova sezione dedicata al sociale. «Sentivo dei lamenti, ma non riuscivo a vederlo. Abbiamo aperto un piccolo passaggio dove poteva entrare solo una persona, ho seguito la voce e non ho mai perso la lucidità, quando sono arrivato ho capito cosa è l’amore, nell’abbraccio protettivo di una nonna, che ha perso la vita per salvare quella di suo nipote», queste le sue parole. Infine è stato il turno di Pina Catino premiata per la sezione Cultura, presidente del Club Unesco di Bisceglie, fotoreporter free lance, artista e storica.

Nel corso della serata il Presidente del Centro Studi e Documentazioni, Giuseppe Pansini, che ha presentato la serata insieme a Margherita Calò, ha letto alcuni messaggi di Rodolfo Calò, Roberto Ruggiero e Monica Setta.

Tra la folla erano presenti diversi ex premiati, tra cui il colonnello Renato Lepore, la scrittrice Maria Giuseppina Pagnotta e il colonnello e giornalista Vitantonio Laricchia. Presenti anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Puglia Valentino Losito e il generale Fernando Giancotti, comandante delle scuole Aereonatica Militare di Bari della Terza regione aerea.

La manifestazione è stata seguita in diretta radiofonica da Radio 103.

martedì 9 Maggio 2017

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