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Afghanistan: i profughi chiedono vestiti per potersi cambiare e tappetti per poter pregare

La Redazione
Le uniche richieste tra i 40 rifugiati arrivati a Bari ieri sera. Tra i profughi ci sono 13 minorenni, due in più rispetto alle prime notizie, tra gli 8 e i 13 anni
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Quando ieri sera intorno alle 22 sono arrivati a Bari, nel Covid hotel che li ospiterà per almeno sette giorni di quarantena, la prima cosa che hanno chiesto sono stati vestiti per potersi cambiare e tappetti per poter pregare.

Tra i primi 40 profughi giunti a Bari ci sono 13 minorenni, due in più rispetto alle prime notizie, tra gli 8 e i 13 anni.

Due dei bimbi sono arrivati in Italia, attraverso il corridoio umanitario, senza genitori, affidati a conoscenti e la Protezione civile sta approfondendo la situazione. C'è anche una donna incinta, complessivamente sono otto i nuclei familiari e tre persone singole. Un uomo è in condizioni di salute precarie e necessità di cure.

Al lavoro ci sono gli operatori della Protezione civile regionale, con il supporto di mediatori culturali e con l'assistenza sanitaria della Asl Bari. Nel gruppo dei 40 afghani c'è anche un uomo che da cinque anni viveva già in Italia, ma che saputo quanto stava accadendo nel suo Paese è tornato a Kabul per salvare la moglie.

"In questo momento – dice Mario Lerario, capo della Protezione civile pugliese – stiamo guardando alle esigenze delle singole persone, è gente che ha una gran voglia di vita e serenità. E' importante sostenerle, sono in una condizione di grande difficoltà e hanno bisogno di accoglienza". Per almeno una settimana non potranno uscire dall'hotel alla periferia di Bari e nemmeno incontrare altre persone, nel rispetto delle regole anti Covid. "Dopodiché decideranno se intraprendere il percorso con la richiesta dello status di rifugiato politico", aggiunge Lerario. E' possibile fare anche donazioni rivolgendosi alla Protezione civile pugliese, servono soprattutto abiti e generi di prima necessità. (ANSA)

mercoledì 25 Agosto 2021

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Marco
Marco
2 anni fa

Diciamo che lo schema è sempre quello: raccolta di vestiti usati tra la popolazione per coinvolgere le persone. I vestiti poi non serviranno. Dopo accoglienza nei centri gestiti da persone vicine alle amministrazioni comunali, senza appalto causa emergenza. Ora si tratta di spartirsi i 100 milioni di euro che il G20 ha destinato alla accoglienza degli afghani.
Sappiamo bene purtroppo come funzionano queste cose.

Annalisa
Annalisa
2 anni fa

Ricomincia, se mai è finito, il business dell'accoglienza.

Franco
Franco
2 anni fa

Così facendo si incoraggiano le partenze. Ma non di possono certo trasportare 30 milioni di afghani in Europa e Usa.

Franco
Franco
2 anni fa

Come hanno scelto l'Hotel dove ospitare gli afghani? Non hanno certo fatto un bando vista l'emergenza. Sapremo mai quanto costerà il tutto?