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Otto nuovi centri servizi per le famiglie: pubblicato bando per l’affidamento della loro gestione

La Redazione
Bottalico: «Abbiamo rimodulato tutte le prestazioni anche alla luce dei nuovi bisogni espressi dalle famiglie più colpite dalla pandemia»
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È in pubblicazione da questa mattina sul sito istituzionale del Comune di Bari il bando per la gestione degli otto nuovi Centri servizi per le famiglie dell’assessorato al Welfare. Come noto, si tratta di una rete di servizi socio-assistenziali diffusi su tutto il territorio cittadino, ad accesso libero e gratuito e con modalità di intervento flessibili. 

I centri nascono con l’obiettivo di integrare e supportare i servizi territoriali e specialistici per sostenere famiglie e adulti nella loro dimensione sociale, psicologica ed educativa, ed erogare prestazioni a supporto di minori e adulti, anche soli, in condizioni di difficoltà psicologiche, relazionali ed economiche, allo scopo di prevenirne o ridurne il disagio e l’isolamento sociale. 

Le attività saranno rivolte alla promozione e al sostegno della comunità e dei nuclei familiari, alla promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, al miglioramento della relazionalità coniugale e genitoriale. Le azioni dei Centri servizi per le famiglie dovranno favorire il riassestamento delle competenze genitoriali e il rafforzamento delle reti sociali informali attorno agli utenti, attraverso attività di informazione, orientamento e accompagnamento, di promozione e supporto per affidi, adozioni e altre forme di accoglienza e di affiancamento/sostegno in favore di minori, minori stranieri non accompagnati, adulti in difficoltà e famiglie vulnerabili, percorsi e laboratori di cittadinanza attiva, educazione alla legalità, ascolto e valorizzazione delle differenze, oltre a quelli personalizzati di sostegno e a forme di progettazione integrata su specifici casi con le diverse agenzie territoriali. 

La novità più significativa è rappresentata da una nuova sinergia tra alcuni servizi del Welfare e determinati Centri servizi per le famiglie per la creazione di strutture polifunzionali: la Casa della Cittadinanza attiva e della Legalità si aprirà all’intera comunità per l’attivazione di azioni di educazione e prevenzione già previste da Chiccolino, il centro che si occupa del reinserimento sociale di minori a forte rischio di devianza e coinvolti nel circuito penale (sottoposti a provvedimenti giudiziari emessi dal Tribunale per i Minorenni in sede civile e/o penale), la Casa della Neogenitorialità, il nuovo servizio finalizzato al sostegno e all’accompagnamento dei genitori nei primi tre anni di vita dei loro bambini (in rete con i reparti materno – infantili degli ospedali “Di Venere” e “San Paolo” e i consultori cittadini), e infine la Casa della Salute dei bambini, che nasce dall’esperienza di animazione negli ospedali con il progetto OspedAlè e che si amplia in un programma di azioni a sostegno dei piccoli ospedalizzati e dimessi con un percorso di accompagnamento educativo, ludico e psico-sociale. 

Oggi parte la progettualità dei prossimi quattro anni che attraversa tutti i quartieri della città, in linea con il nuovo regolamento regionale che definisce le aree di azione dei nuovi Centri servizi per le famiglie – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico –. In questa direzione abbiamo rimodulato tutte le prestazioni anche alla luce dei nuovi bisogni espressi dalle famiglie più colpite dalla pandemia. Pertanto in tutti i presidi territoriali verranno potenziati gli spazi di ascolto e sostegno socio-psicologico per adulti e minori, creati hub territoriali per il contrasto alle povertà, avviate scuole per genitori e spazi di mutuo aiuto e sostegno per adulti e famiglie, anche attraverso laboratori. Inoltre diversi centri verranno ampliati sviluppando azioni e servizi polifunzionali sperimentali, come avverrà per la prima Casa della Cittadinanza attiva e della Legalità, che valorizzerà le azioni finora realizzate dal centro diurno Chiccolino, o per la Casa della Neogenitorialità, che renderà strutturato e continuo un servizio rivolto ai genitori nel periodo pre e post partum, o ancora per la Casa della Salute dei bambini, che lavorerà a sostegno dei piccoli ricoverati in condizioni di forte vulnerabilità a causa delle loro patologie.  Nonostante le difficoltà economiche e il mancato trasferimento di fondi da parte di altre istituzioni, per noi resta fondamentale investire su servizi di grande impatto sociale, garantire la continuità di interventi che altrimenti potrebbero interrompersi, con grave danno per le famiglie e gli operatori, e potenziare le esperienze virtuose avviate negli ultimi anni, creando una progettualità importante della durata di 4 anni”. 

mercoledì 9 Giugno 2021

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