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Inceneritore: soddisfazione del Comitato cittadino per l’iniziativa del Comune

La Redazione
Il Comitato si prepara a discutere il 27 aprile il ricorso al Tar Puglia
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C'è soddisfazione nel Comitato No inceneritore per l'iniziativa del Comune di Bari che ieri ha annunciato «attivare ogni utile azione per la verifica della regolarità del procedimento di localizzazione e realizzazione dell’impianto».

«Il Comitato No Inceneritore – si legge in una nota – valuta positivamente e in linea con le proprie decisioni l’ iniziativa odierna del Comune di Bari di “contrastare in tutte le sedi la localizzazione e la realizzazione dell’impianto di incenerimento della Newo sul proprio territorio allo scopo di perseguire la massima tutela della salute e dell’ambiente” con la dichiarata imminente impugnazione al Tar della recente determina dirigenziale n. 124 del 31 marzo 2021 della Regione Puglia che ritiene non sostanziali ai fini della Valutazione di Impatto Ambientale le recenti modifiche progettuali all’impianto proposte dalla stessa Newo.

Il COMITATO NO INCENERITORE, rappresentato giuridicamente dalla Ins. Corsina Depalo e difeso in giudizio dall’Avv. Luigi Campanale del Foro di Bari, che conta al suo interno sia singoli cittadini che altri comitati e associazioni ambientaliste e di volontariato, si prepara a discutere il 27 aprile 2021 il ricorso al Tar Puglia per l’annullamento delle autorizzazioni ambientali rilasciate dalla Regione Puglia alla NEWO S.p.A. per la realizzazione in zona Asi Bari-Modugno, in territorio di Bari e in prossimità del quartiere San Paolo, di un mega inceneritore a ossicombustione di rifiuti urbani e speciali, anche pericolosi.

Come è noto il Comitato nacque nel 2018, in seguito ad iniziative di protesta pubbliche che raccolsero le adesioni di un vasto territorio dell’hinterland barese, per fermare la realizzazione dell’impianto (unico al mondo), basato su una tecnologia ITEA da tempo in fase di sperimentazione, ancora non conclusa ma intanto oggetto di valutazione non positiva da parte di ARPA Puglia che ne sconsigliava la prosecuzione già nel 2017.

L’impianto ITEA presso Gioia del Colle, di dimensioni notevolmente ridotte rispetto al progetto della NEWO per Bari, è anche stato oggetto di sequestri e dissequestri a parte dell’Autorità Giudiziaria, nonché di proteste dei cittadini in relazione alla possibile nocività delle sue emissioni.

Noi del comitato abbiamo appreso, da documenti depositati in giudizio dalla NEWO, che la Regione Puglia, con un atto autocratico, ha ritenuto che le modifiche progettuali dell’impianto di incenerimento non siano sostanziali, riguardando “l’attuazione e la compliance del progetto alle nuove BAT…., in quanto tali rappresentano tutti interventi finalizzati a migliorare il rendimento e le prestazioni ambientali”. Pertanto, non ritenendo “sostanziali ai fini VIA,…. Le modifiche progettuali proposte dalla società NEWO S.p.a.” non assoggettate alla procedura di Verifica di Assoggettabilità a VIA e/o VIA…”.

La Determina Dirigenziale, in quanto tale, merita di essere impugnata per evidenti vizi procedimentali, quali l’eccesso di potere per omessa e carente istruttoria, violazione del giusto procedimento, violazione e/o falsa applicazione della direttiva comunitaria 2008/98/CE, che, tra le altre cose, impone, in materia di incenerimento, una istruttoria di carattere tecnico e scientifico, esperita in contraddittorio con le popolazioni rappresentate dai Sindaci dei Comuni interessati dall’impianto. Ciò non di meno, rileviamo che, il suddetto provvedimento, viene emanato in prossimità della discussione (27/04/2021) del merito dei ricorsi a mezzo dei quali è stato impugnato l’originario provvedimento autorizzativo la costruzione dell’impianto, e, ciò potrebbe portare a pre-giudicare i giudizi pendenti innanzi il TAR BARI, senza che alcuno abbia conoscenza di quanto sta accadendo. Con il presente comunicato vogliamo, con una operazione verità, far sapere ai cittadini che, ancora una volta, la Regione Puglia, “delegando” la propria burocrazia, non si assume la responsabilità politica che la costruzione di un inceneritore comporta.

In tale quadro politico, non poteva che essere naturale che il Comune di Bari assumesse una posizione coerente rendendosi promotore di un’azione contro la Determina Regionale su menzionata.

Per quanto ci riguarda – è la conclusione – faremo tutto quanto è in nostro potere per riportare nell’alveo delle norme, previste dall’ordinamento Comunitario e Nazionale, l’impianto di incenerimento della NEWO e quindi abbiamo chiesto di annullare l’autorizzazione originaria e la determina innanzi citata».

sabato 24 Aprile 2021

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