Cultura

Linux Day 2008, dilaga la passione per il sistema operativo libero

Danilo Calabrese
Vice presidente LUG: "L'informatica sta cambiando: anche i produttori stanno spingendo verso Linux perché funziona meglio ed è più conveniente per lo sviluppo del sistema"
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Più di 200 persone hanno invaso Tecnopolis per la settima edizione del Linux Day del capoluogo pugliese. L’appuntamento, ormai sempre più atteso da esperti, appassionati e semplici curiosi del sistema operativo cosiddetto libero, non ha deluso le attese. Soprattutto dell’associazione che ha reso possibile l’evento, la LUG (linux user group) di Bari. “Siamo molto soddisfatti per come sia andata”, ha commentato Marco Pennelli, vice presidente LUG Bari, “anche se i numeri sono inferiori rispetto alla scorsa edizione, i partecipanti ci sono sembrati molto più interessati”.

Dal padre di famiglia con bimbo al seguito al giovane, dal pensionato all’ingegnere, dallo studente al lavoratore, molto eterogenea la platea dei presenti al Linux Day. E molti anche i nuovi iscritti all’associazione. Sintomo del fatto che è tanta la gente attratta dal sistema operativo ‘free’ e modificabile dagli utenti stessi. “Sicuramente gli utenti si avvicinano di più rispetto al recente passato”, ha detto Pennelli. “Il mondo dell’informatica sta decisamente cambiando: anche i produttori stanno spingendo verso Linux perché funziona meglio ed è più conveniente da un punto di vista dello sviluppo del sistema”. Più di un’azienda, infatti, adesso lo istalla, in special modo sui computer portatili.

D’altronde la forza di questo genere di sistema operativo sta proprio nella continua evoluzione. “L’unica resistenza che ancora s’incontra”, ha precisato il numero due del LUG Bari, “sta nella difficoltà a far utilizzare Linux nelle pubbliche amministrazioni. Ma lì c’è anche un discorso monopolistico da parte della Microsoft. E’ pur vero che le P.a. stanno muovendo più di un passo in tal senso, anche se lentamente. Ma siamo comunque ancora lontani”.

Tornando al Linux Day, novità di quest’anno il seminario dedicato agli strumenti audio. Il musicista Michele Lomuto (ovviamente socio LUG Bari) ha suonato il suo trombone in una sessione live, ma di musica elettronica. Si chiama ‘live elettronics’, specialità musicale che sta prendendo sempre più piede ultimamente. “Funziona in questo modo”, ci ha spiegato Marco Pennelli, “il musicista suona e poi, dall’altro lato, c’è una persona che simula diversi effetti con alcune apparecchiature. E l’esecutore improvvisa proprio sugli effetti prodotti grazie a Linux”.

Molte altre le iniziative in programma per la stagione invernale. Ma, prima di tutto, per il LUG barese è fondamentale trovare una nuova sede. “Noi siamo un’associazione culturale e quindi ci autofinanziamo”, ha concluso il vice presidente Pennelli, “se qualcuno è interessato a darci una mano per la sede, anche se lo stesso invito vale in merito all’organizzazione di altri eventi, è il benvenuto”.

domenica 26 Ottobre 2008

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