La città
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I primordi
Nel 1912 il prof. Michele Gervasio scoprì un villaggio preistorico nel cortile dell’ex Ospedale Consorziale. Si tratta della più antica testimonianza archeologica delle origini di Bari. L’area del villaggio si estendeva per quasi 300 metri e si trovava a 4 metri di profondità. Furono ritrovati scheletri e resti di animali, una tomba e vari oggetti per lo più di uso domestico. Testimonianze analoghe...
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L’età romana
Poche e circostanziate le notizie su Bari romana. La città fu un municipium a partire dal 326 a.C., dopo aver prestato aiuto a Roma nelle guerre contro i Sanniti. Tale riconoscimento costituiva la migliore condizione tra quelle delle città soggette a Roma, perché garantiva una grande autonomia locale. Bari mantenne tale ordinamento fino all’epoca di Adriano (76-138 d.C), quando l’imperatore eliminò...
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Le invasioni barbariche
Fra il IV e il VI secolo d.C. l’Italia fu invasa da orde di barbari e sopportò voleri e soprusi delle genti più disparate. Anche Bari fu occupata alternativamente da diverse popolazioni, ma i documenti relativi a questo periodo sono molto scarsi. Non ci sono fonti che attestano alcun contatto di Bari con i Visigoti, uno dei primi popoli che invasero la penisola. Provenivano dalla zona del basso...
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Gli arabi
La posizione geografica rese Bari rotta naturale dell’espansione araba. Fra l’840 e l’841 una banda di predoni di razza berbera provenienti dall’Egitto assalì la città. Li guidava un tale Hablah o Hayah, ma le mura fortificate impedirono la conquista. Nell’847 una seconda ondata di berberi riuscì a penetrare in Bari, probabilmente dai cunicoli delle fogne. Sorprese nel sonno gli abitanti e facilmente...
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I bizantini
Dopo la morte di Ludovico II nell’875, l’imperatore d’Oriente Basilio assunse il controllo di tutta la città e mandò a presidiarla uno stratigò (magistrato) di nome Gregorio. Costui non fu benevolo verso i baresi come aveva promesso, anzi mandò prigionieri a Costantinopoli quanti si erano mostrati avversi all’imperatore bizantino. All’inizio del X secolo il potere bizantino era pressoché consolidato...
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I normanni
I Normanni giunsero in Puglia come mercenari e vi rimasero definitivamente. Nel giro di pochi decenni si impadronirono di tutta l’Italia meridionale. Nel 1068 Roberto il Guiscardo assediò Bari, l’ultima città ancora in mano dei bizantini. Cercò di espugnarla dapprima con la forza, ma i baresi opposero una strenua resistenza. Quindi mutò tattica e cercò di far presa sui capi con dolci promesse. Ma...
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Gli svevi
Bari passò sotto lo scettro della dinastia sveva nel 1194, quando Costanza di Altavilla, ultima erede della stirpe normanna, sposò Enrico VI, figlio di Federico Barbarossa. Enrico VI morì nel 1197 e gli successe il figlio Federico II, che mostrò alternativamente stima e diffidenza verso Bari. Nel 1215 infatti riconobbe la chiesa di S. Nicola come sua speciale cappella e le concesse una serie di...
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Gli Angioini
Nel 1266 il papa Urbano VI chiese aiuto agli Angioini di Francia per contrastare il re ghibellino Manfredi. Carlo I d’Angiò uccise Manfredi in una battaglia campale presso Benevento e ne acquisì il regno. Carlo morì nel 1285, lasciando come erede il figlio Carlo II, che era allora prigioniero del re Pietro d’Aragona in Sicilia. Il giovane principe, soprannominato lo zoppo, fu liberato nel 1288...
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Gli Aragonesi
La storia ha tramandato di Alfonso I un ricordo molto lusinghiero, come di un sovrano colto e munifico. Tali qualità gli valsero l’appellativo di Magnanimo. Egli confermò al principe di Taranto Giovanni Antonio del Balzo Orsino la signoria di Bari. Quando morì, nel 1458, lasciò il regno di Napoli al figlio illegittimo Ferdinando. Ferdinando, detto il Bastardo, fu molto contrastato proprio a causa...
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Il vicereame spagnolo
Gli spagnoli regnarono sul Mezzogiorno dal 1512 al 1707. Furono anni durissimi per Bari, fatti di soprusi e violenze, rapine e assassini, cui si aggiunsero anche diverse calamità naturali. Nel 1601 scoppiò un incendio in un magazzino di piazza Mercantile. Si propagò al palazzo del Sedile e all’annesso magazzino dell’arsenale cittadino, dove erano custodite le polveri da sparo. L’esplosione che...
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I borbone
La corona di Napoli passò da Carlo VI d’Austria a Carlo III di Borbone il 2 maggio 1738. Carlo III fu un sovrano illuminato e dotò Bari di parecchie opere pubbliche. Ordinò i restauri delle mura e del porto (attestati da due lapidi all’ingresso del fortino di S. Antonio Abate). Assegnò anche un cospicuo aiuto finanziario per il restauro della basilica di S. Nicola; combattè i pirati e avviò floridi...
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Dopo l’unità nazionale
All’atto dell’unità nazionale Bari contava 34.663 abitanti. Negli anni successivi la città si sviluppò moltissimo sia come estensione che come numero di abitanti, al punto che solo dieci anni dopo gli abitanti divennero 50.524. I traffici mercantili e le industrie aumentavano la ricchezza della città, che si estese fino ad occupare l’intera estensione del borgo murattiano. Le lunghe strade rettilinee...
La città
La morfologia della città, le sue peculiarità, l’economia, la flora e la fauna.
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