Chiusa la sessione di mercato invernale senza botti (è arrivato il 23enne argentino Federico Andrada ed è partito Elio Capradossi), per il Bari è tempo di rituffarsi nel campionato, anche se l’attuale scorcio di stagione è foriero di amarezze per la truppa agli ordini di Fabio Grosso, reduce dalla scoppola casalinga rimediata contro l’Empoli e in procinto di affrontare in trasferta il Venezia, che in classifica tallona proprio i biancorossi alle soglie della zona playoff.
«Questa che arriva è una partita importante, ma non determinate – ha assicurato Grosso -. Ho parlato con i ragazzi ci siamo detti che dobbiamo fare qualcosa di diverso rispetto a sabato scorso, una partita in cui ci sono stati tanti demeriti da parte nostra. Ne siamo consapevoli, vogliamo riprendere il nostro cammino, magari ritrovando un pizzico di spensieratezza».
Intanto la prima buona notizia è che è finito il mercato e Grosso si potrà dedicare a far crescere il gruppo, un compito che nella prima parte di stagione gli era riuscito abbastanza bene. «Per fortuna è finito il periodo in cui circolano tante voci – ha affermato il tecnico -. Adesso dobbiamo guardare avanti perché abbiamo un percorso ancora lungo da fare. Di volta in volta farò delle scelte cercando il prima possibile di trovare una quadratura. Sono contento dei ragazzi che ho a disposizione: con il lavoro ritorneremo quelli che siamo stati nel girone di andata».
Il tecnico abruzzese ha anche smentito gli eventuali dissapori avuti con Galano: «Con lui non c’è stato nessuno screzio: tanti sono andati in panchina, è capitato e potrà ricapitare. Da parte nostra ci deve essere la consapevolezza che nessuno vince la parte da solo ma che la squadra ha sempre la meglio».
Tra i convocati per la sfida del Penzo mancheranno Cassani, Morleo e Salzano, ma anche lo squalificato Marrone e gli infortunati Cissè e Nenè. Certo il rientro di Tello in mediana, probabile l’impiego di uno tra Kozak e Floro Flores in attacco. Chissà che Grosso non decida di rilanciare Anderson, dopo lo stop di sabato scorso per via dei rumor di mercato.