Con la conferenza stampa di Sean Sogliano è calato definitivamente il sipario sulla stagione dei biancorossi. Giovedì il direttore sportivo piemontese ha incontrato i giornalisti per provare a tirare le somme dopo la cocente eliminazione del Bari dalla corsa playoff. Sogliano ha addebitato ad una questione mentale, aggravata dagli infortuni, il drastico calo della squadra accusato durante gli ultimi due mesi di campionato.
Il direttore sportivo, a cui va dato atto di averci comunque messo la faccia, ha promesso tutto l’impegno possibile per provare il riscatto durante la prossima stagione, ma d’altro canto non se l’è sentita di garantire la promozione immediata nella massima serie.
Anche perché l’anno prossimo la B si annuncia un campionato estremamente difficile, considerando le retrocessioni di Palermo e Pescara e gli arrivi di Venezia e Foggia, tutte compagini che per motivi differenti vantano un certo blasone nella categoria.
Per il Bari è tempo quindi di cominciare una programmazione che deve essere accurata. Il primo tassello sarà dunque la scelta dell’allenatore, dopo la delusione del tandem Stellone-Colantuono. Sogliano ha sottolineato l’importanza di scegliere un tecnico che abbia una certa mentalità e che sia magari anche capace di esprimere un calcio propositivo. Il parere del nuovo mister sarà poi decisivo per delineare l’assetto della rosa, nella quale, come sembra, potrebbero trovare spazio alcuni calciatori emergenti provenienti dalla Lega Pro.
Una discontinuità rispetto alle ultime scelte operate sul mercato, quando si è preferito puntare su giocatori di categoria superiore che, tranne rare eccezioni, non sono riusciti a dare il risultato sperato.
Sicuramente il presidente Giancaspro, a cui va riconosciuta l’attenuante di essersi trovato ad affrontare una situazione di emergenza (un anno fa di questi tempi), avrà fatto tesoro della stagione appena trascorsa, ma adesso è necessario invertire la rotta.