Calcio

Arriva l’Entella, il Bari vuole la vittoria

Nicola Palmiotto
Contro i liguri dell'ex Caputo confermati dieci undicesimi scesi in campo a Brescia. In porta Micai
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«Serve una vittoria. Ci manca un filotto». Roberto Stellone alla vigilia del match contro l'Entella (oggi al San Nicola alle 15) va subito dritto al punto, sciogliendo anche il dubbio principale degli ultimi giorni: in porta torna Alessandro Micai. «In questo momento era giusto fare giocare lui», ha spiegato l'allenatore romano durante la conferenza pre partita. 

Per il resto confermata la formazione scesa in campo a Brescia. Uniche varianti il rientro di Di Cesare in difesa al posto di Capradossi e l'inserimento di Daprelà sulla corsia di sinistra per Cassani. Assenti Basha e Ivan convocati dalle rispettive Nazionali. Questi gli undici che scenderanno in campo dal 1': Micai, Sabelli, Di Cesare, Tonucci, Daprelà, Martinho, Fedele, Valiani, Fedato, Brienza, De Luca.

Capitolo infortunati. «Maniero ha lavorato a parte – ha chiarito Stellone -, lo porteremo in panchina, dovrà fare un test per vedere se sarà il caso di utilizzarlo. Cassani ha un fastidio, speriamo sia pronto per la panchina. Moras sta lavorando a parte, vediamo prossima settimana. Stesso discorso per Monachello». 

Di fronte i biancorossi avranno l'Entella dell'ex Ciccio Caputo, che in classifica si trova al sesto posto a quota 11 punti. «Fuori casa ha ottenuto poco – ha aggiunto il tecnico del Bari -. Dovremo essere bravi a creare occasioni nelle ripartenze, loro non verranno a chiudersi. Sarà una partita in cui dovremo mettere in campo tutto per uscire dalla mini crisi che abbiamo in casa. Ci mancano punti in casa e dobbiamo cominciare a conquistarli. Caputo? Ottimo giocatore, ma mi tengo stretti i miei attaccanti».

Per conquistare l'intera posto in palio molto dipenderà dalla vena realizzativa degli attaccanti, anche perché secondo Stellone, a parte la prima partita contro il Cittadella e l'ultima mezz'ora contro il Benevento, il Bari si è espresso sempre piuttosto bene: «Le occasioni le creiamo, la fase difensiva va bene – ha sottolineato il mister -. Ci sta mancando il gol. Per le conclusioni effettuate, in media 15 tiri a partita, segnare 5 gol, di cui 3 su rigore, è poco».

Stellone si è espresso anche sulla vicenda dell'attaccante della Nazionale Graziano Pellè, punito per aver rifiutato di stringere la mano al ct Ventura al momento della sostituzione. «Hanno fatto benissimo – ha ammesso Stellone – . Bisogna rispettare le scelte dell'allenatore e il compagno che non è partito dall'inizio. Un giocatore della Nazionale deve essere di esempio. Io lo metto in chiaro il primo giorno di allenamento, spiego che comportamenti del generare vengono puniti».

domenica 9 Ottobre 2016

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