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Barion, Ottavo Peccato vince la Palermo-Montecarlo

La Redazione
La barca dell'armatore barese Francesco De Nicolò al primo posto nella classifica in tempo compensato. E conquista anche il Trofeo Angelo Randazzo
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Un buon risultato era nell’aria e alla fine è arrivato addirittura il primo posto. Alla Palermo-Montecarlo, regata internazionale di vela offshore, vince in tempo compensato Ottavo Peccato del Circolo Canottieri Barion, centrando così le più alte aspettative del giovane armatore Francesco De Nicolò.

Un successo conquistato nella categoria con più barche iscritte (Orc), che ha permesso all’M37 della società Sea Race di mettere in bacheca anche il Trofeo Angelo Randazzo.

Agguerrita e qualificata la concorrenza lungo il percorso di quasi 500 miglia, con metà della flotta iscritta alla tredicesima edizione di provenienza internazionale. E pensare che per l’imbarcazione del circolo barese di molo San Nicola si trattava dell’esordio, nella manifestazione organizzata dal Circolo della Vela Sicilia in collaborazione con lo Yacht Club de Monaco e lo Yacht Club Costa Smeralda. «Ci siamo preparati per tre mesi – rivela De NicolòNon abbiamo lasciato nulla al caso, cercando di perfezionare lo scafo nei minimi dettagli. Puntavamo al miglior piazzamento possibile ed abbiamo conquistato il massimo. Siamo contentissimi di aver fatto così bene in una gara davvero impegnativa».

A bordo di Ottavo Peccato spazio anche al tattico Daniele De Tullio, al timoniere Claudio Arborea, entrambi tesserati per il Circolo della Vela Bari, al navigatore Carlo Malagoli, ai prodieri Michele Lecce, anch’egli atleta del Cv Bari, e Claudio Pasquali, al randista Ivan Scimonelli, ai tailer Alberto Grippo ed Alessandro Cortese. «Il meglio – ricorda De Nicolò – l’hanno tirato fuori nelle diciotto ore di bonaccia. In quel frangente è venuta fuori tutta l’abilità e la caparbietà dell’equipaggio nel tenere la barca sempre in movimento, metro dopo metro. Un lavoro superlativo, di notevole professionalità».

«È stata una regata impegnativa per la varietà delle condizioni meteo, delle scelte disponibili e non per ultimo per gli avversari molto forti e veloci – hanno dichiarato all’unisono De Tullio, Arborea e Lecce all’arrivo a Montecarlo -. Crediamo di essere stati bravi a premere sull’acceleratore dall’inizio a alla fine e a non discostarci mai dalla strategia pianificata nonostante i diversi momenti di difficoltà che avrebbero potuto farci tornare sui nostri passi. Riteniamo di aver fatto una prova quasi perfetta».

Valida anche come ultima prova del campionato italiano, la Palermo-Montecarlo proietterà Ottavo Peccato in un’ottima posizione, nella classifica finale: «Eravamo al sesto posto – osserva De Nicolò – ma questa vittoria ci consentirà senz’altro di chiudere con un piazzamento migliore. Il futuro? Stiamo lavorando ad un nuovo progetto, sempre con Sea Race».

Quarta in tempo reale, Leaps & Bounds dell’armatore francese Jean Philippe Blanplain (tesserato Cv Bari), battente bandiera italiana e con il guidone del Circolo della Vela Bari, ha tagliato il traguardo alle 13.24 di sabato. Alla tattica e al timone il due volte olimpico sul Finn barese Paolo Semeraro, accompagnato nelle 500 miglia di regata no stop da altri due atleti del Circolo: Gregorio Lioce come randista e Niko Mascoli come prodiere.

La cattiva sorte si è invece abbattuta su Buena Vista dei fratelli Gigi e Beppe Pannarale in regata per il Circolo della Vela Sicilia, come nel 2016, con a bordo, oltre ai due armatori, atleti del Cv Bari del calibro di Gigi Bergamasco, Enzo Caiaffa, Alberto La Tegola e Andrea Micheli. Dopo esser stata in testa per tutto il primo terzo della regata nella flotta Orc, con un ampio margine sugli avversari, e alle spalle delle favorite Lucky e Malizia II, in prossimità dell’avvicinamento alla costa meridionale della Sardegna, Buena Vista ha ceduto lo scettro a Leaps & Bounds abbandonando la Palermo – Montecarlo per la profonda lacerazione della randa.

Vincitore assoluto in tempo reale è stata la statunitense Lucky, un Reichel-Pugh di 19 metri dell’armatore Bryon Ehrhat in gara per il New York Yacht Club) che si è aggiudicata il Trofeo Giuseppe Tasca d’Almerita destinato al primo in tempo reale. Primo a girare la boa di disimpegno dopo lo start davanti al Golfo di Mondello, Lucky ha fatto una prova sempre al comando lasciando a Malizia II, l’Imoca 60 di Pierre Casiraghi, seconda in tempo reale, già vincitore di due edizioni della regata, suo avversario diretto e difensore dei colori dello Yacht Club de Monaco, solo il primato del passaggio davanti a Ustica.

lunedì 28 Agosto 2017

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