Spalla

Alla scoperta degli scrittori di Puglia: Giandomenico Basile

Elena Albanese
​35 anni, nato a Bari ma da nove anni residente a Ruvo di Puglia, ha recentemente pubblicato il suo secondo libro, "Mi basta vederti ridere​". «Traggo ispirazione da tutto ciò che vedo intorno a me​»
scrivi un commento 1217

Continua il nostro viaggio alla scoperta degli scrittori nostrani. Dopo Maria Pia Romano, campana di nascita ma fortemente legata ai territori della nostra regione, come dimostra la recentissima vittoria nel contest “Puglia tante storie”, oggi rivolgiamo le nostre domande a Giandomenico Basile.

35enne, nato a Bari ma residente da 9 anni a Ruvo di Puglia, ha all’attivo due romanzi: “I cerchi nell’acqua” e “Mi basta vederti ridere”.

Fai lo scrittore per hobby o per mestiere?

La mia passione per la scrittura nasce da bambino, quando a soli otto anni iniziavo a creare racconti destinati a riempire il cassetto della mia cameretta. In seguito, il mio secondo amore, la poesia, iniziò a farsi spazio tra i miei fogli. Scrivere è per me qualcosa di lontano da un hobby o un mestiere, perché, seppur mi piacerebbe “vivere di lettere”, reputo un romanzo un’opera d’arte. Scrivo nel momento in cui ne sento la necessità; mi astengo quando non sono ispirato.

Qual è la frase più bella che hai scritto?

Difficilmente riesco a valutare singolarmente una frase, un capoverso o un capitolo, ma posso, senza dubbio, indicare quella che seppur letta più volte, riesce a regalarmi sempre la stessa emozione di quando l’ho scritta.

«Si lasciò andare assaporando il dolce sapore delle labbra di Francesca. Iniziava a sentirla sua e l’abbracciò così caldamente, che i loro due battiti, dapprima separati, divennero uno solo, un sauruba, quel doppio tamburo africano che unisce due corpi in un unico suono» (Tratta da “Mi basta vederti ridere”).

È quella più bella che hai letto?

Considero una delle frasi più belle che ho letto la seguente, tratta dal romanzo di Paolo Giordano “La solitudine dei numeri primi”. Racchiude in poche parole la vera essenza dell’opera di Giordano.

«Parlavano poco, ma trascorrevano il tempo insieme, ognuno concentrato sulla propria voragine, con l’altro che lo teneva stretto e in salvo, senza bisogno di tante parole».

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Traggo ispirazione dal vissuto, da tutto ciò che vedo intorno a me, ma soprattutto dalle emozioni personali che sono la sola e unica motrice dei miei scritti.

Potendo scegliere, quale scrittore vorresti essere?

Potrei rispondere in maniera ipocrita, per darmi un tono, dicendo che non vorrei essere al posto di nessun altro, non vorrei cambiare nulla del mio modo di scrivere… Ma non sarebbe la verità. Leggere arricchisce. Che tu sia un premio Pulitzer o un esordiente, avrai sempre da imparare da qualcun altro. Diversi sono gli autori che ammiro, ma vorrei citare uno in particolare, Andrea Camilleri. Camilleri mi ha da sempre affascinato per il suo modo di scrivere, legato alla terra ma sempre attualissimo.

E quale personaggio?

Mi piacerebbe essere il protagonista del romanzo di Francis Scott Fitzgerald, Benjamin Button, che ha sempre stuzzicato la mia fantasia e la mia curiosità.

Raccontaci brevemente l’opera di cui sei più orgoglioso.

L’opera in questione è “Mi basta vederti ridere”, il mio secondo lavoro. Senza nulla togliere al mio romanzo d’esordio, questa mia seconda fatica è il frutto di un’ulteriore maturazione.

La storia racconta la vita di Giacomo, un 30enne nato e vissuto da sempre nella città di Pescara. La sua passione per la poesia gli ha permesso sin da bambino di esternare le sue emozioni, senza la necessità di alcun tipo di contatto umano. Giacomo infatti ha un terribile limite. Il suo carattere introverso e riservato ha reso la sua vita priva di rapporti interpersonali, creandogli non poche difficoltà a confrontarsi con il resto del mondo. Un giorno, durante una festa di compleanno a cui decide di partecipare per assecondare la richiesta di sua madre, conosce Francesca. Grazie a lei, inizia un percorso di redenzione da quello stato di perenne apatia in cui è sempre stato immerso.

Francesca gli insegna a divertirsi in maniera semplice e genuina, rapendo il suo cuore come mai nessuno aveva fatto. Tra le loro condivisioni, l’amicizia con un ragazzo nigeriano, Obioma, che conserva il sogno di regalare una vita normale alla sua famiglia rimasta in Africa. Un sogno infranto da un tragico incidente nel quale il giovane perde la vita. La missione a cui Giacomo non sente di sottrarsi è dunque quella di partire per la Nigeria per riferire quanto accaduto ai familiari di Obioma e per consegnare al suo figlio maggiore, Obike, un regalo che il padre avrebbe desiderato fargli: una chitarra, che crea un punto di unione e un legame particolare con la famiglia e porta Giacomo a voler intraprendere un percorso di volontariato in Africa.

A pagarne le spese è Francesca, la quale spaventata dalla possibilità di perdere per sempre il suo primo vero amore, accetta suo malgrado di rimanere con lui. Entrambi, dunque, decidono di tornare in Italia per pochi giorni, così da organizzarsi per la lunga permanenza in Africa. In quei giorni, Giacomo si accorge di quanto Francesca sia cambiata. La ragazza ha infatti perso la luminosità e il brio che la contraddistinguevano, facendo spazio a uno stato d’animo cupo e spento.

L’ultima sera in Italia viene trascorsa dai due ragazzi in riva al mare, dove fanno per la prima volta l’amore, suggellando la loro dolce unione. La mattina seguente, Francesca si reca a casa di Giacomo, ma ad aspettarla trova una lettera consegnatale da sua madre Angela. Giacomo le dice addio nell’unico modo in cui sa farlo. Francesca scoppia a piangere e si abbandona alle tenerezze della madre di Giacomo che l’abbraccia e la consola, anche lei in preda a una profonda tristezza per la partenza del figlio.

La storia riprende con l’immagine di Francesca che, dopo due anni, è riuscita a comprendere la scelta di Giacomo e si mostra pronta a raggiungerlo per iniziare una nuova vita al suo fianco, finalmente uniti per davvero.

martedì 23 Gennaio 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti