Politica

Poco verde a Bari, M5S attacca: «Venga rispettata la legge»

La Redazione
La candidata sindaca Elisabetta Pani: «L'aumento del 40 per cento di dotazione verde pro capite per Bari, inserita nella programma del sindaco uscente, è una delle tante promesse rimaste sulla carta»
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Bari tra le città meno verdi d’Italia. Un triste primato di cui l’amministrazione pare non curarsi abbastanza.” è la denuncia della candidata Sindaca del Movimento 5 Stelle Elisabetta Pani e dei consiglieri Municipali Alessandra Simone, Claudio Carone, Vito Saliano (M5S).

«Più volte i consiglieri in questi anni – si legge in una nota del Movimento – hanno sollecitato l’amministrazione Decaro a dar seguito alla Legge n.10 del 14 gennaio 2013, “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, la quale stabilisce che i comuni al di sopra dei 15.000 abitanti si dotino di un catasto degli alberi e che per ogni bambino nato o adottato venga piantato un nuovo albero dedicato e che i dati dei quest’ultimo vengano comunicati ai genitori del bambino. L’ amministrazione uscente dovrà anche produrre un bilancio del verde da rendere noto due mesi prima della scadenza naturale del mandato, che dimostri l’impatto dell’operato dell’amministrazione sul verde pubblico».

“Saremmo curiosi di poter leggere la relazione finale – dichiarano i Portavoce del Movimento 5 Stelle ai Municipi Alessandra Simone, Claudio Carone e Vito Saliano -. Ad oggi parrebbe che i provvedimenti previsti per legge non siano stati presi in considerazione, nonostante in questi anni più volte abbiano sollecitato e provato a sensibilizzare l’’Amministrazione ad adempiere a tale obbligo. Infatti, sia in Comune, attraverso apposite interrogazioni dei Portavoce comunali, sia in Municipio con appositi ordini del giorno approvati dagli stessi Consigli del Municipio 2 e 4, abbiamo ricordato l’importanza di questa legge che garantirebbe alle future generazioni la possibilità di godere di una città più verde e un monitoraggio costante delle vegetazione esistente”.

Non è difficile, infatti, – concludono i consiglieri – che dopo i forti venti alcuni alberi presentino lesioni ai rami o che addirittura si spezzino diventando potenzialmente pericolosi per le persone e le cose. Non a caso proprio in questi giorni sono state pubblicate su un giornale on-line le foto dei pini secolari presenti in C.so A. De Gasperi che si stanno piegando sempre più”.

Per vigilare sul rispetto della legge – ricorda il Movimento -, presso il Ministero dell’Ambiente è stato istituito un apposito “Comitato per lo sviluppo del verde pubblico” a cui i Comuni inviano le informazioni relative agli alberi piantati e al loro censimento annuale.

Su questo si esprime anche la candidata Sindaca per il Movimento 5 Stelle, Elisabetta Pani che commenta ricordando che «la stessa pubblicazione del “bilancio arboreo”, ribadita dalla delibera n. 17/2016 del Comitato Ministeriale per lo Sviluppo del verde pubblico, è un obbligo di legge e in caso di inadempienza l’amministrazione è soggetta alle sanzioni, stabilite dal Dlgs n. 33/2013. Del resto – conclude – l’aumento del 40 per cento di dotazione verde pro capite per Bari, inserita nella programmazione del Sindaco uscente, è una delle tante promesse rimaste sulla carta. Appena lo scorso ottobre, Legambiente pubblicava i dati relativi al territorio di Bari: 0,1 alberi ogni 100 abitanti, annoverando Bari nel triste primato delle città meno verdi d’Italia».

martedì 15 Gennaio 2019

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Franco
Franco
5 anni fa

Più che piantare alberi l'ufficio giardini del Comune di Bari ha provveduto ad abbatterli, come avvenuto 2 mesi fa a Torre a Mare per 2 pini secolari all'ingresso della frazione (via Bari). Ufficialmente i pini sono stati abbattuti dal Comune perché pericolanti ma i residenti della zona hanno negato con forza la circostanza.
E infatti a seguito alle loro proteste è stato sospeso l'abbattimento di altri 2 pini secolari già “cerchiati” con lo spray bianco per il taglio.
Tra l'altro la legge prevede in casi di abbattimento che ne vengano piantati altrettanti. Cosa mai avvenuta. Li sono rimasti solo i tristi monconi. E magari tra un po' ci faranno passare la pista ciclabile d'oro da 3 milioni di euro.