Politica

Legge elettorale, Laforgia: «Violate sovranità popolare e uguaglianza»

La Redazione
Conferenza stampa del candidato non eletto alla Camera per Liberi e uguali
scrivi un commento 363

«Sono stai violati i primi tre articoli della Costituzione repubblicana, l’art. 1 che sancisce la sovranità popolare, l’art. 2 che attribuisce a tutti i cittadini la stessa dignità e l’art. 3 per il principio di uguaglianza. È accaduto che nella stessa regione e con riferimento alla medesima legge elettorale, gli uffici centrali presso la Corte di Appello abbiano deciso in modo opposto per la Camera e per il Senato».

Michele Laforgia, candidato non eletto alla Camera per Liberi e uguali, questa mattina ha convocato una conferenza stampa sulla questione della attribuzione dei seggi nel collegio di Bari.

«L’applicazione che è stata fatta della legge elettorale per la Camera attribuisce al collegio di Bari 5 deputati, rispetto ai 6 previsti dalla legge, e ben 9 a Lecce (7 quelli attribuiti dalla legge). Questa per noi era già una chiara violazione della rappresentanza territoriale» sostiene l’avvocato barese.

«Poi – aggiunge – è successo l’inverosimile, e cioè che nella stessa Regione e nella stessa Corte d’Appello, al Senato è stata applicata la legge come doveva essere secondo noi, salvaguardando il numero dei seggi assegnati in base alla popolazione. Un caso unico in Italia, in palese violazione dei principi di ragionevolezza, di uguaglianza, di pari dignità.

È una questione che non riguarda me o LeU, ma i cittadini e le istituzioni di questo territorio, di Bari e della Puglia, perché la rappresentanza è un bene di tutti,. Qui accanto a me dovevano esserci il sindaco di Bari e il presidente della Regione, ma nessuno sembra essersi preoccupato del fatto che i cittadini del collegio di Bari avranno un deputato in meno».

«Questa legge elettorale – sostiene Laforgia – ha frantumato i criteri della rappresentanza. Non è una cosa che si possa accettare semplicemente con una alzata di spalla. E questo ha responsabilità precise di chi ha licenziato questa legge elettorale incostituzionale. Il rischio è quello di riprodurre il meccanismo del vecchio Parlamento, con una rappresentanza inficiata alla base dal fatto di essere stata eletta con una legge incostituzionale».

giovedì 22 Marzo 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti