Politica

Sicurezza sui luoghi di cura, ecco il Sirgis

La Redazione
Presentato ieri il sistema integrato di gestione
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È stato presentato oggi il “Sirgis”, il Sistema integrato di gestione della salute e della sicurezza, un sistema per rendere “integralmente” sicuri i luoghi di cura.

Sono intervenuti Francesca Zampano, dirigente della sezione Promozione della salute e del benessere, Danny Sivo, della Asl Bat e coordinatore del progetto Sirgis, Alessandro Dell’Erba (Policlinico Bari), Giorgio Di Leone (Asl Ba) e Giovanni Gorgoni (commissario Aress).

Il modello, che è stato definito e messo a punto da un gruppo di lavoro dell’Aress, Agenzia regionale socio-sanitaria e della Regione Puglia, è diventato, dopo l’approvazione della relativa delibera di giunta, un adempimento per tutte le aziende sanitarie pubbliche con il preciso obiettivo di ottenere pari e ottimali condizioni di sicurezza in tutti i servizi assistenziali regionali. Il progetto prevede nella sua fase esecutiva l’integrazione, nelle strutture pubbliche e tra le strutture pubbliche, di sicurezza, qualità e governo globale dei rischi per i lavoratori, pazienti, utenti e visitatori.

Il Sirgis unisce concetti tra loro inscindibili e non approcciabili separatamente, mentre spesso in sanità, l’organizzazione del lavoro in unità operative diverse rende difficile la loro efficace e necessaria integrazione.

«Inoltre – commenta la Regione – è necessario che le strutture sanitarie pubbliche condividano tra loro su base regionale i modelli gestionali e le esperienze, per omogeneizzare gli standard su livelli adeguati alle necessità di una sanità moderna e sicura. In sanità gli ambienti e le prassi non sicure per i lavoratori producono sempre effetti negativi sulla qualità e sicurezza delle prestazioni effettuate. Un ambiente sicuro, e “percepito” come tale da lavoratori, pazienti e visitatori riduce invece l’assenteismo e il contenzioso e contiene il fenomeno delle aggressioni agli operatori».

La gestione del rischio – secondo il Sirgis – si deve affrontare quindi come un “processo globale” e la sicurezza – che rappresenta l’immagine più complessa e universale – dovrà configurarsi come un processo organizzativo e culturale, con l’adozione di nuovi modelli di gestione.

L’obiettivo finale del progetto Sirgis è individuato nella definizione e sperimentazione di un modello di gestione adattato a tutte le asl e alle aziende ospedaliere per migliorare la sicurezza, la qualità e ridurre le probabilità di errore in tutte le strutture pubbliche regionali.

Il modello sarà quindi elaborato coerentemente con le linee guida emanate da Uni-Inail-Ispesl e tenendo conto dei percorsi di accreditamento regionale e dei modelli già sperimentati.

La gestione del rischio – secondo il Sirgis – si deve affrontare quindi come un “processo globale” e la sicurezza – che rappresenta l’immagine più complessa e universale – dovrà configurarsi come un processo organizzativo e culturale, con l’adozione di nuovi modelli di gestione.

martedì 20 Marzo 2018

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