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Lavoro, dal Comune 1,9 milioni per i giovani

La Redazione
Tirocini semestrali retribuiti per i disoccupati tra i 16 e i 29 anni
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Tirocini semestrali retribuiti in aziende e organizzazioni dell’area metropolitana di Bari, per l’inserimento lavorativo di giovani disoccupati, di età compresa tra i 16 e i 29 anni.

È stato presentato ieri mattina dal sindaco Antonio Decaro e dall’assessore alle Politiche attive del Lavoro, Paola Romano l’atto di avvio di Ba29, la misura finanziata con 1.900.000 euro dal Pon Metro e dal Patto per Bari.

È pronto, infatti, per la pubblicazione l’avviso per la presentazione delle candidature da parte dei soggetti ospitanti (enti pubblici, imprese private e soggetti del terzo settore) che vogliano aderire alla misura attivando percorsi di tirocinio aperti ai giovani.

A questo primo avviso seguirà, a breve, un altro aperto ai giovani residenti nel territorio cittadino il cui Isee sia pari o inferiore a 6.000 euro e che potranno candidarsi indicando le proprie attitudini e gli ambiti prescelti per il percorso.

Da lunedì 12 marzo sarà possibile, per tutti i soggetti ospitanti, presentare la propria proposta di tirocinio attraverso la compilazione di una domanda scaricabile dal sito del Comune di Bari.

Il commento del sindaco
«Già dal 2014 abbiamo programmato, e poi attivato l’anno successivo, i Cantieri di cittadinanza, con cui si offriva la possibilità a persone provenienti da nuclei familiari con Isee inferiore ai 3.000 euro di effettuare tirocini formativi retribuiti con 450 euro mensili presso aziende del territorio – ha spiegato il sindaco Decaro -. Quella misura, costruita insieme al partenariato economico e sociale (associazioni datoriali, di categoria e sindacati) di fatto ha anticipato i successivi Red regionale e Rei nazionale. Grazie ai Cantieri abbiamo raccolto 1.320 candidature (di cui 1.149 effettivamente ammesse ai tirocini); effettuato 5.433 colloqui e attivato 745 tirocini, 493 dei quali già conclusi. Il 15% dei tirocini svolti, circa una settantina si sono poi trasformati in rapporti di lavoro a tempo determinato o a tempo indeterminato. Un dato negativo è invece la rinuncia da parte di 392 dei 1.149 tirocinanti ammessi.

Per noi i Cantieri hanno rappresentato non solo uno strumento di contrasto alla povertà ma soprattutto un’ azione di inclusione lavorativa utile a far incontrare domanda e offerta di lavoro».

«Parallelamente in questi anni abbiamo lavorato per organizzare e realizzare il job center Porta Futuro, nato grazie a un finanziamento regionale sulla scia dell’analoga esperienza della Provincia di Roma a sua volta mutuata da precedenti esperienza europee – ha aggiunto Decaro -. Porta Futuro, che oggi conta 9.000 iscritti, è gestito da personale proveniente dal Centro provinciale per l’impiego in virtù di una convenzione tra il Comune e l’allora Provincia. 3.397 dei 9.000 iscritti rientrano nella fascia d’età compresa tre 16 e 29 anni, 3.350 tra i 30 e i 45 anni, mentre 2.243 sono over 46. Questi dati evidenziano come proprio tra i più giovani esista un’ampia platea di soggetti che non studia e non lavora; un elemento confermato purtroppo dal tasso di disoccupazione giovanile che a Bari supera il dato nazionale.

Di qui la nostra scelta di investire sui giovani per sostenere percorsi di professionalizzazione e per offrire anche ai ragazzi che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro, i cosiddetti Neet, delle chance concrete per il futuro.

A Bari i giovani tra i 16 e i 29 anni disoccupati o inoccupati sono 44.422, con una stima attendibile di 2.887 appartenenti a nuclei familiari con Isee inferiore ai 6.000 euro: è a loro che rivolgiamo Ba29, che ci consentirà di realizzare circa 600 tirocini, con un impatto del 21% sulla platea degli aventi diritto. Un’iniziativa, dunque, che può avere un’efficacia concreta.

Oggi siamo qui con i sindacati e le associazioni di categoria e datoriali per lanciare un appello a tutte le realtà del territorio che siano interessate ad aderire a questa misura, che nella sostanza ha un meccanismo estremamente semplice, analogo a quello già sperimentato con i Cantieri di cittadinanza. Tra circa un mese, completata la banca dati per le aziende, apriremo il bando per individuare i ragazzi e le ragazze che potranno partecipare a BA29 per intraprendere i tirocini formativi retribuiti della durata di sei mesi.

Saranno poi le aziende a contattare direttamente i candidati per avviare materialmente i tirocini; noi entriamo in gioco con Porta Futuro per organizzare gli speech e i colloqui.

Con Ba29 stiamo provando a dare risposte concrete a centinaia di ragazzi e alle loro famiglie in un’ottica che sia il più possibile integrata».

I dettagli
«Al bando che presentiamo oggi le aziende potranno candidarsi a partire da lunedì e fino al 1° gennaio 2020: si tratta di imprese, ditte individuali, studi professionali, associazioni, enti ecclesiastici, fondazioni, sindacati e tutti soggetti che possono ospitare tirocini formativi come previsto dalla normativa» ha spiegato Paola Romano.

«I soggetti ospitanti – ha aggiunto l’assessore – dovranno semplicemente compilare la domanda indicando il progetto di tirocinio proposto, in modo da non gravare con ulteriori passaggi burocratici; noi successivamente compileremo la banca dati con i curricula degli aspiranti tirocinanti e poi il matching sarà affidato alle imprese, perché crediamo sia giusto lasciare al soggetto ospitante la scelta, con l’obiettivo di garantire una maggiore possibilità che il tirocinio formativo si trasformi effettivamente in un rapporto di lavoro. Ba29 non crea direttamente rapporti di lavoro, è una misura di sostegno alla formazione, che offre concrete opportunità di sviluppo in chiave professionale.

I fondi a disposizione sono 1milione 900mila euro, che ci permetteranno di riconoscere a ciascun ragazzo o ragazza 450 euro al mese per 6 mesi, e al soggetto ospitante un contributo di 300 euro una tantum a rimborso di alcune spese sostenute per l’attivazione del tirocinio, quali l’assicurazione o gli strumenti utili al lavoro.

Mi preme sottolineare, infine, che Ba29 non è una misura spot ma inserita all’interno di un pacchetto completo e di un percorso condiviso. Il tavolo del partenariato economico e sociale infatti, valuterà anche l’efficacia di questa misura attraverso un monitoraggio qualificato, che ci aiuterà a compiere le scelte migliori».

sabato 10 Marzo 2018

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