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Vietato pescare i “cetrioli di mare”

La Redazione
Soddisfatto il consigliere regionale Turco: «In Puglia troppi predoni del mare»
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«I predoni del mare adesso sono avvisati: la pesca delle oloturie è vietata per legge. Finalmente un passo importantissimo e chiaro che tutela le nostre acque, l’ecosistema marino e la biodiversità».

Questo il commento del consigliere regionale della Puglia con Emiliano Giuseppe Turco, dopo l’approvazione del decreto n.156 dello scorso 27 febbraio che vieta la pesca delle oloturie, comunemente note come “cetrioli di mare”, echinodermi della classe Holoturoidea e parenti di stelle e ricci di mare.

«Sono molto soddisfatto – spiega Turco – perché questo decreto arriva, anche se in ritardo, all’indomani di una mia precisa battaglia legislativa: una proposta di legge, poi tramutata in una risoluzione approvata all’unanimità dal consiglio regionale nell’ottobre 2016 e che impegnava la giunta regionale a presentare il caso in sede di conferenza Stato-Regioni. Credo quindi che in questa vittoria ci sia anche un pezzo di Puglia. Ora diremo basta a questo scempio ambientale perpetrato da pescatori senza scrupoli e da commercianti asiatici di alimentari e di prodotti cosmetici».

«Inoltre con questo decreto – spiega Turco – le capitanerie di porto e la Guardia di finanza potranno operare e prevenire con più certezze normative».

Le oloturie sono una specie protetta. Il mollusco svolge un ruolo importante nell’ecosistema marino: nutrendosi della materia organica morta, mescolata alla sabbia, aiuta a mantenere pulite le praterie di alghe. E, secondo alcuni studi, anche a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

venerdì 2 Marzo 2018

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