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Centro videolesi Messeni-Localzo, Conca: «Professionisti senza stipendio da 7 mesi»

La Redazione
Il consigliere regionale di 5 Stelle: «Rimpallo di responsabilità»
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«Da sette mesi i professionisti coinvolti nel progetto dedicato alla prevenzione-educazione e riabilitazione della disabilità visiva svolto all’interno del centro G.Messeni-Localzo di Rutigliano, attendono lo stipendio per l’attività svolta e subiscono il rimpallo di responsabilità tra la Asl, Città Metropolitana di Bari e lo stesso centro».

Lo scrive, in un post pubblicato nelle scorse ore su Facebook, il consigliere regionale Mario Conca.

L’organo strumentale della Provincia di Bari, presieduto dal presidente regionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, Giuseppe Simone e Rosanna Lallone, realizza ben sei attività articolate in una molteplicità di servizi polivalenti ed aperti sul territorio finalizzati al recupero funzionale e all’integrazione scolastica, lavorativa e sociale dei minorati della vista, anche affetti da minorazioni aggiuntive, di ogni età e grado residenti nella Provincia di Bari.

«Il progetto pubblico – aggiunge Conca – della durata prevista di quattro anni, è stato avviato il 30 dicembre 2016 con regolare avviso pubblico e successiva approvazione di graduatorie per ogni ambito professionale. Ad oggi, nonostante la Asl di Bari abbia approvato lo stanziamento di 558.157,30 euro suddivisi per ogni annualità (2016-2017-2018-2019), i professionisti coinvolti sono stati messi in standby»

«A mezzo stampa – spiega il pentastellato – è stata annunciata la partenza di attività finanziate con altri fondi, ma non del progetto quadriennale in parola. I professionisti, vincitori di un avviso pubblico, subiscono da anni la non continuità lavorativa, purtroppo diventata una costante per questo ente. Il centro G.Messeni Localzo di Rutigliano, attraverso i fondi della Città metropolitana di Bari e la Asl Ba dovrebbe garantire attività specifiche alle persone con disabilità visiva e assicurare ai lavoratori coinvolti nel progetto il regolare pagamento per il lavoro svolto e che la conclusione dello stesso avvenga nei quattro anni previsti dalla convenzione tra Asl e Città Metropolitana di Bari.

Ad oggi il progetto è stato svolto solo per il semestre gennaio-Giugno 2017. I lavoratori hanno chiesto risposte all’Avv. Nunzia Positano, dirigente ad interim del Servizio controllo dei fenomeni discriminatori – welfare della Città metropolitana di Bari, ma non hanno ricevuto risposte e subiscono le conseguenze di una p.iva ugualmente tassata senza aver riscosso compensi per l‘annualità trascorsa. Io stesso ho provato più volte a cercare un incontro con la Positano mediante il gabinetto di Antonio Decaro, ma sembra irraggiungibile».

«ll continuo rimpallo di responsabilità tra la Asl e il Centro – incalza Conca – danneggia anche i fruitori del servizio, a cui viene negata la possibilità di una continuità riabilitativa ed educativa fondamentale per chi ogni giorno combatte per raggiungere l’autonomia personale nonostante la disabilità visiva. Si stanno lasciando appesi a un filo professionisti competenti e con lunga esperienza in un settore così delicato ed è sconfortante vedere come le istituzioni non mettano in conto che per offrire un servizio di qualità vanno tenute strette le professionalità coinvolte, eccellenze sul territorio barese specializzate nell‘ambito della disabilità visiva».

domenica 4 Febbraio 2018

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