Grotte e strutture sotterranee sono emerse a
poca distanza da Villa Giustinani nel corso dei lavori di
costruzione del cosiddetto Pirp San Marcello.
In zona sono previsti 8 alloggi popolari e la nuova sede municipale.
Sul caso interviene il Movimento 5 Stelle. «Dopo
la valutazione della Soprintendenza – si legge in una nota a firma della consigliera del II Municipio Alessandra Simone – è stato deciso di non fermare i
predetti lavori ma è stata disposta la presenza all’interno del
cantiere di un geologo al fianco del personale delle ditte incaricate
dei lavori medesimi».
Per i pentastellati «un
sito ancora sconosciuto e da poco entrato a far parte del patrimonio
comunale necessiterebbe di maggiori
approfondimenti e verifiche in ordine alla sua esatta rilevanza,
vista anche la prossimità al sito tutelato di Villa Giustiniani,
al fine di farne oggetto di pari tutela, eventualmente anche mediante
imposizione di un apposito vincolo».
La consigliera municipale ha interrogato l’assessore Galasso e l’assessore
Tedesco per sapere se siano state «effettuate indagini
geologiche e geofisiche prima di procedere alla cantierizzazione dal
momento che, la vicinanza all’ipogeo di Villa Giustiniani e la
particolare storia dei quartieri San Pasquale e Carrassi poteva
giustamente far ipotizzare la presenza di altre strutture
sotterranee».
La
Simone ha chiesto, inoltre, l’intervento sul cantiere del
consigliere incaricato per le
politiche di valorizzazione degli insediamenti rupestri e degli
ambienti ipogei e copia della relazione della Soprintendenza.
«Non possiamo permetterci – conclude – di continuare a commettere gli stessi errori del passato sia
remoto che recente, quando la storia si cancellava in nome del
cemento senza tener conto dell’importanza culturale e sociale di
ritrovamenti importanti come questi».