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Doccia fredda alla vigilia della Fiera.​ Il governo boccia la legge regionale sulla partecipazione

La Redazione
Il Consiglio dei ministri ha impugnato il testo fortemente voluto da Emiliano. Si contestano alcune presunte violazioni alla Costituzione. La replica della Regione
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Doccia fredda per la Regione Puglia alla vigilia della Fiera del Levante.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Paolo Gentiloni, ha impugnato la legge regionale n. 28 del 2017, nota come Legge sulla partecipazione della Regione Puglia. Uno dei punti chiave del programma elettorale di Michele Emiliano.

Alcune norme, dichiara Palazzo Chigi, «prevedono strumenti di partecipazione regionale relativamente a opere statali e di interesse nazionale che incidono significativamente sul dibattito pubblico previsto per tali opere dalla legislazione statale di riferimento».

Il governo Gentiloni ravviserebbe, pertanto, «la violazione della competenza legislativa riservata allo Stato in punto di determinazione dei livelli essenziali concernenti i diritti civili e sociali di cui all’art. 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione; la violazione dell’art. 117, terzo comma, della Costituzione, per contrasto con i princìpi fondamentali in materia di «produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia»; la violazione dei criteri indicati dall’art. 118 della Costituzione per l’allocazione e la disciplina delle funzioni amministrative; nonché la violazione del principio di buon andamento dell’azione amministrativa ex art. 97, primo comma, della Costituzione».

Il caso sarà esaminato, quindi dalla Corte costituzionale.

La replica di Emiliano
«La norma ritenuta incostituzionale dal governo prevede che la Regione, quando è chiamata ad esprimersi su grandi opere, possa indire un dibattito pubblico per acquisire le valutazioni della collettività. Si tratta di disposizioni già presenti anche in altre normative regionali come quella della Toscana e che non sono state in passato ritenute illegittime»: questo il commento del presidente della Regione, Michele Emiliano.

«La Puglia nel solco di tali esperienze, e comunque previo approfondimento giuridico, ha introdotto il dibattito pubblico esclusivamente nell’ambito delle proprie competenze – aggiunge -. Tanto è vero che per rassicurare il governo che non si sarebbero svolti incontri o discussioni su opere di esclusiva competenza statale in cui le regioni non sono chiamate ad esprimersi, ho formalmente assunto l’impegno di ribadire questo concetto modificando alcune disposizioni sulle opere oggetto di dibattito pubblico. Ma neppure tale impegno formale ha evidentemente rassicurato il governo».

venerdì 8 Settembre 2017

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