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Casamassima, i 5 Stelle: «La fogna finisce nella falda»

La Redazione
Il consigliere regionale Trevisi chiede spiegazioni all'assessore regionale Curcuruto
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Il consigliere regionale Antonio Trevisi ha depositato un’interrogazione indirizzata all’assessore regionale ai Lavori pubblici, Annamaria Curcuruto, per conoscere lo stato dei lavori relativi alla realizzazione delle trincee drenanti del nuovo impianto di depurazione a servizio del Comune di Casamassima.

«Da diversi anni – spiega il consigliere del Movimento 5 Stelleil territorio del Comune di Casamassima subisce ingenti danni ambientali a causa del mancato funzionamento del depuratore. Attualmente la “fogna nera” è convogliata verso un vecchio impianto di depurazione ubicato su via Adelfia che non provvede adeguatamente a depurare i reflui, sversando direttamente gli stessi in falda tramite un inghiottitoio naturale collocato a pochi metri dall’impianto».

Dai dati relativi alla qualità dello scarico in falda dei reflui trattati dal vecchio impianto di depurazione, comunicati da Aip a gennaio 2016, emerge – riportano i grillini «una situazione di grave ed evidente rischio ambientale per l’intero acquifero sotterraneo, che ha portato alla decisione di sospendere qualsiasi autorizzazione di nuovo allaccio alla fognatura nera comunale. È stata anche attivata una procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea».

«Con questa interrogazione chiedo anche di conoscere – aggiunge Trevisi – quale sia lo stato dell’iter relativo al progetto di variante del prolungamento del collettore di scarico in Lama San Giorgio. Sono al fianco dei cittadini che chiedono soluzioni alternative volte al riutilizzo dei reflui trattati, rispetto al recapito individuato in Lama San Giorgio, al fine di tutelare la rilevanza naturalistica, faunistica e storica della Lama. Nel corso degli anni i comitati hanno presentato diverse proposte indicando il bacino artificiale di Lama Cupa in agro di Casamassima quale destinazione alternativa dello scarico. Tale soluzione permetterebbe di utilizzare una struttura già esistente mai utilizzata, realizzata negli anni ’90 dal Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia, completa di impiantistica per la distribuzione del refluo affinato in Tabella 4 dal nuovo depuratore di Casamassima. Inoltre, il bacino artificiale oltre a contenere i reflui da destinare ad usi irrigui, potrebbe costituire un luogo di sosta per gli stormi di uccelli migratori».

mercoledì 2 Agosto 2017

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