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Emiliano: «Ottimista sul destino del paese»

La Redazione
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Il videomessaggio di Michele Emiliano
Il candidato alla segreteria del Pd ringrazia Orlando per l'ipotesi slittamento del voto e partecipa alla convezione nazionale dei democratici con un videomessaggio
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Timida ipotesi di rinvio della primarie per la segreteria nazionale del Partito Democratico.

Ne ha parlato ieri Andrea Orlando, ministro della Giustizia, e rivale di Michele Emiliano e Matteo Renzi nella competizione di partito.

Un’ipotesi che, comunque, sembrerebbe destinata a rimanere tale. Lo stesso Emiliano, dall’ospedale in cui è ricoverato dopo l’intervento al tendine, ha così commentato: «Ringrazio di cuore coloro che si stanno
ponendo il problema di un rinvio delle primarie a seguito del mio
infortunio. In particolare ringrazio Andrea Orlando per le sue parole e
per la sua immediata disponibilità. Ci tengo anche a dire che non voglio
assolutamente condizionare i tempi delle primarie, non ho chiesto nulla
in tal senso, ringrazio ancora chi ha mostrato spontaneamente
sensibilità e immedesimazione
»

Il presidente della Regione è poi intervenuto alla convezione nazionale dei democratici con un videomessaggio. «Sono molto dispiaciuto di non poter essere lì con voi: avrete appreso di un piccolo infortunio che sto cercando di superare il più in fretta possibile – ha dichiarato Emiliano -. Sono dispiaciuto, soprattutto perché questo partito avrebbe bisogno di alto contatto umano. Avrebbe bisogno, non solo di incontri, ma anche di pensieri comuni».

«Tutti noi – ha aggiunto Emiliano – abbiamo l’idea del Pd come il grande luogo del progresso, il grande luogo della giustizia. Noi siamo il partito nato dalla Resistenza, dal movimento operaio, dal movimento dei contadini. Siamo quelle persone che hanno consentito a Pio La Torre di far approvare le leggi più importanti del mondo in materia di lotta alla mafia. Siamo quelle persone che hanno alla fine, sia pure con tanta fatica, dato vita alla legge sui diritti civili, una cosa per la quale ovviamente io non posso che ringraziare anche la passata gestione del partito democratico.

Siamo quel luogo nel quale la salute pubblica dovrebbe essere centrale, e non invece un cestino dal quale prendere i soldi quando questi non bastano.

Ecco, avremmo voluto avere un Pd più capace di stare vicino a chi non conta nulla, più capace di contrastare la povertà nei quartieri anche di avere una concezione della militanza, non solo come riflessione politica in vista di obiettivi elettorali, ma anche di gestione del quotidiano».

«Sono nel Partito Ddemocratico – ha concluso – e mi sto candidando alla segreteria del Pd perché penso che noi abbiamo ancora la forza di cambiare il mondo, ci credo sul serio, non lo dico solo perché sono candidato. Ci credo sul serio e sono ottimista, fortemente ottimista sul destino del paese, sul destino del Pd e, se mi permettete, sul destino di questa comunità nazionale, che è tutt’altro che un paese in declino.

Questo è un Paese che vuole combattere, che ha grande desiderio di reagire e che ha grande orgoglio. Il partito democratico deve essere lo strumento attraverso il quale l’Italia tornerà a essere un grande paese.

Scusate per la voce incrinata, vi ringrazio per la pazienza che avete avuto, viva il partito democratico e viva l’Italia».

lunedì 10 Aprile 2017

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