Fa tappa oggi a Bari il festival “Anima mea”.
Alla base del concerto di arte sacra, articolato in quattro serate, la figura di Johann Sebastian Bach, che raccolse l’eredità della Riforma portata da Martin Lutero, convinto assertore del precetto agostiniano per cui «chi canta prega due volte». E nel cinquecentesimo anniversario di quella rivoluzione il Coro e lOrchestra della Cappella Musicale Corradiana diretti da Antonio Magarelli, con solisti Annamaria Bellocchio (soprano), Vincenzo Scarafile (alto), Michele Sallustio (tenore) e Gianluca Borreggine (basso), propongono pagine significative del genio di Eisenach per il Festival Anima Mea diretto da Gioacchino De Padova nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro.
Dopo Molfetta, e Altamura, stasera appuntamento nella Chiesa di Santa Teresa dei Maschi a Bari e domani nella Chiesa dell’Amalfitana di Monopoli.
Aperto dalla maestosa Ouverture della Suite per orchestra in do maggiore BWV 1066, il programma del concerto prevede due composizioni bachiane strettamente legate alla liturgia luterana, la cantata per soprano «Ich bin vergnügt mit meinem Glücke» BWV 84 e la Missa in sol minore BWV 235, appartenente al gruppo di quattro «Missae breves» costituite, com’era consuetudine nella liturgia riformata, dai soli Kyrie e Gloria.