Cultura

Alessio Viola: «Vivere e morire a Levante»

La Redazione
Alla Laterza lo scrittore barese presenta il suo nuovo libro. Oggi alle 18.30 con Antonio Decaro, Giuseppe Scelsi e Angelo Rossano
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Questo pomeriggio, 18.30 nella Libreria Laterza di Bari, il giornalista e scrittore Alessio Viola presenterà il suo nuovo romanzo Vivere e morire a Levante (Besa).

Interverrà il sindaco di Bari, Antonio Decaro. Introdurrà gli ospiti Maria Laterza. Con l’autore dialogherà il magistrato Giuseppe Scelsi e il responsabile della redazione Corriere del Mezzogiorno di Puglia, Angelo Rossano.

Ingresso libero.

Il libro
Fra i vicoli di Bari Vecchia si cresce in fretta, l’adolescenza bruciata in un pugno di anni da vivere pericolosamente, la scuola vera che si fa per strada, non sui banchi: succede così a Gabriele, a Mimmo e a tanti altri ragazzi, figli come loro di questo pezzo di sud sferzato dallo scirocco e dal maestrale, dove i clan della malavita locale tessono le loro attività sotto lo sguardo impotente e anzi accondiscendente delle istituzioni e degli uomini che dovrebbero garantire l’ordine cittadino. Qui comandano le famiglie, come quella dei Lacarbonara, il clan storico di Bari Vecchia, cui Mimmo appartiene per sangue e al quale anche Gabriele – suo amico da sempre – sta per essere affiliato. Traffici di droga e contrabbando di sigarette, tangenti su appalti pubblici, giri di prostitute pronte a soddisfare i vizi di clienti facoltosi e potenti: tutto, semplicemente tutto passa dalle mani dei clan, che hanno come interlocutori privilegiati ministri, politici e magistrati corrotti, insieme a imprenditori senza scrupoli come Ninni Melograno, il Re Mida della sanità pugliese, padrone dell’impero delle cliniche private e anfitrione prodigo e generoso, organizzatore di faraoniche feste cui prende parte tutta la Bari che conta.

In questo mondo il desiderio di un’onesta normalità è poco più che una bestemmia e neppure l’amore fra Gabriele e Alessandra può aspirare a una tranquilla normalità. Lui un ragazzo del clan dei Lacarbonara, lei la bellissima figlia di uomo pieno di debiti da saldare a Nanuccio detto Naic, boss dei Legrottaglie e viscido spasimante della ragazza. Fra loro, fra Gabriele e Alessandra, c’è Nanuccio e il suo ricatto cui non ci si può ribellare. Il ricatto connaturato a un mondo che non ammette sgarri.

Ambientato negli anni Novanta, nel pieno dell’epoca di Mani Pulite, Vivere e morire a levante apre uno squarcio su una realtà torbida e spietata, dove la corruzione e il malaffare diventano sistema. Dietro il filtro della finzione romanzesca emergono fatti realmente accaduti, lo specchio straordinariamente lucido di una Puglia e un’Italia dalle ferite cosparse di sale.

L’autore
Alessio Viola è nato a Troia e vive a Bari. Laureato in filosofia, ha collaborato con La Repubblica e attualmente è editorialista del Corriere del Mezzogiorno, dorso pugliese del Corriere della Sera. Nei suoi interventi l’attenzione costante al lato oscuro delle città, agli intrecci fra malavita, politica e affari. Ha pubblicato numerosi libri, fra cui uno degli otto racconti de Gli indolenti (Cicorivolta edizioni, 2015); Ti strappo e ti getto in pasto ai cani (Caratteri mobili, 2014), prima ancora con Rizzoli Dove comincia la notte (2013), tradotto anche in Francia con Rivages sotto il titolo Celui qui ne dormait pas (2014), con Progedit (2011) Il ricordo è un cane che t’azzanna, con Palomar Ghiaccio (2009), con Laterza Closin’time (2006), e prima ancora con Schena Editore Nessuno è innocente e la Formazione dei saperi (2005).

lunedì 19 Giugno 2017

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