Cronaca

“Gibbanza”, la Cassazione annulla due condanne

La Redazione
Sentenze favorevoli a due professionisti baresi precedentemente condannati
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Condanne annullate dalla sesta
sezione penale della Corte di Cassazione per due professionisti baresi
coinvolti nell’inchiesta chiamata «Gibbanza» su presunte sentenze tributarie
pilotate.

Gli imputati, Francesco Della Corte
e Edmondo Caccuri, erano stati giudicati con rito abbreviato e condannati in
primo e secondo grado per corruzione in atti giudiziari (Della Corte a 1 anno e
4 mesi, Caccuri a 10 mesi di reclusione).

Francesco Della Corte, accusato di aver fatto da intermediario con il giudice
tributario Oronzo Quintavalle per ottenere una sentenza favorevole a fronte di
un presunto pagamento illecito, è stato definitivamente assolto «perché il
fatto non sussiste» dalla Suprema Corte, che ha annullato senza rinvio la
decisione della Corte di Appello di Bari.

Annullata anche la condanna del
commercialista Edmondo Caccuri, chiamato a rispondere di due ipotesi di
corruzione del giudice tributario Oronzo Quintavalle: assoluzione definitiva,
“perché il fatto non sussiste», per un capo d’accusa, e rinvio dinanzi
alla Corte d’Appello di Bari per un nuovo giudizio in relazione alla residua
contestazione.

«La sentenza del Supremo Collegio,
– dichiarano i difensori, gli avvocati Michele Laforgia e Andrea Di Comite
(Polis Avvocati) – oltre a porre fine al calvario di due persone oneste,
conferma quello che abbiamo sempre sostenuto in ordine alle gravi carenze di un
giudizio incentrato sulle chiamate in correità del presunto corrotto. La verità
è che i processi fondati sulla delazione sono a elevato rischio di errore
».

Nell’ambito della stessa vicenda
altre 23 persone sono a processo con rito ordinario dinanzi al Tribunale di Bari. Per 11 di loro, tra i quali il giudice Quintavalle, la Procura ha chiesto
condanne fino a 5 anni e 8 mesi di reclusione.

mercoledì 23 Gennaio 2019

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