Dovrà rispondere di omicidio aggravato, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso, il 32enne con precedenti Antonio Ripoli, detto “Tonio”, arrestato stamattina dalla Polizia a Bari.
Le indagini della Squadra mobile, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Bari, riguardano l’omicidio di Antonio Scaglioso. Il 43enne è stato ucciso la sera di lunedì 12 marzo nel quartiere Catino di Bari.
Stando agli investigatori, il movente sarebbe da ricondurre a forti dissidi familiari. La sera dell’omicidio, secondo la ricostruzione degli inquirenti, Ripoli, assieme alla moglie, sarebbe intervenuto in aiuto della cognata, Pasqua Mari. La donna era stata ripetutamente colpita al volto e al capo con una mazza da baseball, dalla sorella Angela, moglie della vittima.
Ripoli e Scaglioso si sarebbero, dunque, fronteggiati armati, esplodendo numerosi colpi. Sul posto, gli agenti della Polizia scientifica hanno recuperato 15 bossoli di due differenti calibri.
Il 32enne si sarebbe poi allontanato dal luogo del delitto a bordo di un’autovettura di piccola cilindrata, successivamente sequestrata dai poliziotti. Sulla carrozzeria sono stati individuati i segni di proiettili. Sono state trovate anche una mazza da baseball e una pistola rubata Beretta calibro 7.65 millimetri, per gli inquirenti quella utilizzata dalla vittima.
L’arma del delitto è stata individuata in una Beretta 9 millimetri, con matricola abrasa, sequestrata durante l’esecuzione del fermo.
Il 32enne, accusato anche di detenzione di arma clandestina, è stato condotto in carcere.