Tensione al Liceo artistico De Nittis-Pascali, a Bari.
Questa notte, un gruppo di studenti avrebbe tentato di occupare l’istituto nell’ambito dell’agitazione in corso da giorni su edilizia scolastica e alternanza scuola-lavoro. Un tentativo su cui è calato un giallo: l’azione dei ragazzi – stando al loro racconto – sarebbe stata bloccata da un vigilante, che avrebbe puntato loro la pistola. La preside stamani ha contattato l’istituto di vigilanza chiedendo con urgenza una relazione sull’accaduto. Stando al racconto che della guardia giurata, l’uomo avrebbe solo alzato la voce mettendo in fuga gli studenti che volevano scavalcare il muro di cinta della scuola. Durante la fuga una ragazza sarebbe caduta ferendosi ad una mano.
Gli studenti, questa mattina, sono entrati nell’istituto, hanno avuto un confronto con la dirigente scolastica e sono ora in autogestione.
«È inaccettabile che un tentativo di mobilitazione interna abbia ricevuto una risposta così violenta, emblematica della deriva autoritaria dei dirigenti e del clima di repressione cittadino che ad oggi, promuovendo paura e isolamento, limita e disincentiva maggiormente i processi di partecipazione di chi vive e vuole cambiare la scuola» dichiara Rossana Didonna, coordinatrice dell’Unione degli Studenti Bari.
«Queste modalità di repressione non sono nuove nel contesto scolastico e cittadino, sempre più stretto in una morsa repressiva come risposta a chi promuove percorsi partecipati e condivisi per cambiare lo stato delle cose esistente. Esprimiamo totale solidarietà nei confronti degli studenti del liceo artistico De Nittis, che nonostante i fatti stanno continuando a mobilitarsi per una scuola che sappia essere a misura di studente» conclude l’Uds.