Finanzieri in divisa e in borghese hanno vigilato sul corretto svolgimento dell’81ma Fiera del Levante.
Un articolato servizio di contrasto a ogni eventuale forma di illecito economico-finanziario, con particolare attenzione al fenomeno del bagarinaggio è stato svolto per l’intera durata dell’evento. Un fenomeno dannoso per l’economia e l’immagine dell’ente Fiera e della città di Bari.
Il bilancio parla di 94 verbali e 258 biglietti sequestrati.
Nel contempo, per reprimere alla fonte tale fenomeno, la Guardia di Finanza ha condotto un’attività di osservazione per individuare i canali di approvvigionamento dei titoli d’ingresso venduti dai bagarini. Una parte degli stessi biglietti, hanno rivelato gli accertamenti, sarebbero da attribuire ad alcuni espositori presenti in fiera: anziché distribuire a titolo di omaggio gli inviti legittimamente in loro possesso per finalità commerciali, avrebbero tentato di ottenere un ulteriore guadagno vendendole illecitamente agli stessi venditori abusivi.
Le Fiamme gialle, dopo mirati pedinamenti, sono intervenuti nel momento della vendita direttamente all’interno di alcuni stand. Alcuni espositori sono stati colti sul fatto mentre vendevano grossi quantitativi di “inviti cliente” a noti bagarini. Tali biglietti di norma sono acquistati al prezzo agevolato di 16 centesimi, e venivano ceduti agli abusivi a un prezzo variabile tra 1 euro e 1 euro e 20 centesimi.