Nel caldo torrido e nel deserto cittadino di questi giorni, chi si trova in difficoltà spesso trova l’ultimo rifugio in stazione.
È il caso registrato sabato mattina nello scalo ferroviario di Bari centrale. Una pattuglia della Polizia ferroviaria ha notato una ragazza di origine nigeriana. Sembrava in difficoltà ed è stata accompagnata in ufficio, dove è stata rifocillata. La giovane, è emerso da un primo colloquio, era in attesa di un bambino, ed era già madre di un bimbo affidato a un’amica.
Gli agenti hanno constatato lo stato di difficoltà della donna. Accertamenti hanno consentito di individuare un provvedimento del Tribunale di Lecce a tutela della giovane e del bambino, con previsione di inserimento in una comunità.
Dietro tale provvedimento è emersa una storia di violenza familiare e disagio. Questa volta la storia si è chiusa con un lieto fine. Ma, ricorda la Polizia, «chi è vittima di violenza non sempre è in grado di aiutarsi da solo, dobbiamo essere sempre vigili».