Cronaca

Confiscato l’impero delle slot machine

La Redazione
Beni per 50 milioni tra macchinette da gioco, società, appartamenti, auto e conti correnti: tutto riconducibile al 68enne Giuseppe Cassone
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Dall’alba di oggi, i Carabinieri del Comando provinciale di Bari stanno eseguendo una confisca di beni per un valore di 50 milioni di euro.

Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di Giuseppe Cassone, 68enne di Gravina in Puglia, con precedenti per bancarotta fraudolenta, truffa e ricettazione.

L’imponente misura, eseguita tra le province di Bari, Taranto, Messina e Matera, scaturisce da una complessa e articolata attività di indagine patrimoniale sviluppata dal Nucleo investigativo del capoluogo pugliese. Per gli inquirenti, l’indagato, nonostante i redditi dichiarati al fisco fossero solo sufficienti a soddisfarne le esigenze di vita familiare, avrebbe mantenuto un tenore di vita particolarmente elevato e tale da consentirgli di mettere su, a partire dagli anni ’90, un vero e proprio impero, soprattutto nel settore del commercio delle slot machines, attraverso la costituzione di diverse società di capitali, nelle quali sono confluite ingenti somme di denaro, frutto delle sue presunte attività illecite.

Sono state confiscate sei società operanti nel settore degli apparecchi da gioco, per gli investigatori riconducibili a Cassone e ai suoi familiari. In tutto circa 1.500 slot machines distribuite su tutto il territorio nazionale, all’interno di centri scommesse e esercizi pubblici.

Questo l’elenco degli altri beni confiscati: una società operante nella produzione e il commercio di arredi per locali pubblici, una società avente ad oggetto sociale la gestione di un call center, una società di gestione di un pub birreria ad Altamura, un bed & breakfast nel centro di Gravina, quattro ville, dodici appartamenti, sette locali commerciali, un capannone industriale, diciotto quote di proprietà di altrettanti appartamenti facenti parte di una multiproprietà inserita in un complesso turistico in Letojanni, nell’area di Messina, dieci autovetture a uso aziendale e privato, 38 conti correnti bancari.

giovedì 27 Luglio 2017

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