Cronaca

Appalti e corruzione, 12 arresti. Perquisizioni nella Regione

La Redazione
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Appalti e corruzione
Indagini di Finanza e Carabinieri. Ai domiciliari il sindaco di Altamura. Indagato per un'altra vicenda l'assessore regionale Giannini
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Finanzieri del nucleo di Polizia tributaria e Carabinieri del Comando provinciale di Bari nella giornata di oggi hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 12 persone e numerose perquisizioni.

I provvedimenti sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica.

Le ordinanze – 2 in carcere, 10 agli arresti domiciliari e un obbligo di dimora – costituiscono l’esito di complesse indagini svolte su un presunto sistema di corruzione di pubblici ufficiali e di alterazione delle procedure di affidamento dei pubblici appalti che ha riguardato alcuni comuni della provincia di Bari.

I nomi
Il primo provvedimento
– eseguito dai Carabinierid ella compagnia di Gioia del Colle – è
stato emesso nei confronti degli imprenditori Salvatore Fatigati e Tomaso Procino, dei tecnici comunali Marco Cuffaro e Vito Raffaele Lassandro, dei
tecnici-progettisti Antonello Zampiello, Giovanni Francesco Boscia e Nicola Valerio Lamanna.

Le misure nei confronti di Cuffaro, Fatigati e Zampiello sono state eseguite in Roma. Fatigati, Procino, Cuffaro e Lassandro sono finiti agli arresti domiciliari: per Lamanna è stato disposto l’obbligo di dimora.

Il secondo provvedimento è stato eseguito congiuntamente da Finanzieri di Bari e Carabinieri di Gioia del Colle nei confronti di Bertin Sallaku, Roberto Ottorino Tisci – finiti in carcere, e Michele Fatigati, Giacinto Forte e Giuseppe Cisternino, agli arresti domiciliari.

Nei confronti di Salvatore Fatigati è stato eseguito il sequestro preventivo della somma di 5mila euro, ritenuta dagli inquirenti “illecita dazione, non accettata dal pubblico ufficiale destinatario”.

Gli appalti sospetti
Nel mirino della Procura di Bari, nella prima ordinanza cautelare, l’aggiudicazione della gara d’appalto per i lavori di recupero del Teatro comunale di Acquaviva delle Fonti e l’incarico di progettazione definitiva dei lavori di “riutilizzo a fini irrigui della acque reflue affinate licenziate dal depuratore a servizio dell’ abitato di Acquaviva delle Fonti”, aggiudicata Cuffaro, quale responsabile unico del procedimento, allo Studio Romanazzi, Boscia e Associati srl, società della quale Boscia era amministratore-socio.

Il secondo filone ha acceso i riflettori sulla gara per i lavori di “ampliamento dell’ impianto per il riutilizzo a fini irrigui delle acque reflue licenziate dal depuratore di Acquaviva delle Fonti”, su alcune gare d’appalto in procinto di essere indette dal comune di Altamura, tra cui quella relativa ai lavori di “riutilizzo a fini irrigui delle acque reflue affinate licenziate dal depuratore a servizio dell’abitato” cittadino e la fase di predisposizione del bando di gara relativo all’appalto “per interventi di ripristino funzionale ed adeguamento alla normativa vigente di settore della scuola secondaria di primo grado “Silvia Viterbo”” e nello svolgimento della gara relativa alla “rifunzionalizzazione delle infrastrutture per il trattamento, lo stoccaggio ed il riutilizzo delle acque reflue depurate”, già indetta dal comune di Castellana Grotte.

Perquisita la sede della Regione Puglia
Sono state eseguite, e sono tuttora in corso di svolgimento, perquisizioni – che hanno condotto al sequestro di ingenti somme di denaro contante – negli uffici della Regione Puglia e dei comuni interessati, abitazioni, studi professionali e sedi aziendali nei confronti non solo delle persone interessate dai provvedimenti coercitivi, ma anche di altre persone sottoposte a indagine. L’assessore regionale Gianni Giannini risulterebbe indagato per un’altra vicenda.

mercoledì 12 Luglio 2017

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