Cronaca

Doping nelle palestre, 13 arresti

La Redazione
Tra gli arrestati un manager di un'azienda farmaceutica. Sequestri di ormenoe della crescita, testosterone, nandrolone, metenolone
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Tredici persone sono state arrestate questa mattina dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’inchiesta sulla commercializzazione di sostanze dopanti.

I militari del Gruppo Pronto Impiego di Bari hanno applicato le misure cautelari disposte dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura, nei confronti di Giuseppe Giammaria, Adriano Novelli, Marco Colella, Michele Giangaspero (custodia cautelare in carcere), Dario Sannino, Saverio De Santis, Domenico Ludovico, Nicola Tedesco, Francesco Montemurro, Michele Alberto, Tommaso Favia, Vincenzo Palumbo e Michele Favia (arresti domiciliari).

La complessa attività d’indagine, condotta anche con operazioni di intercettazione telefonica e ambientale, è stata avviata dopo il sequestro – in occasione di un controllo stradale – di sostanze dopanti. Gli inquirenti contestano, tra le altre cose, l’illecita commercializzazione del farmaco Saizen prodotto dalla Merck Serono Spa – farmaco contente l’ormone della crescita, denominato Gh, avente quale principio attivo la somatropina – sottratto nello stabilimento di Modugno evenduto a gestori e istruttori di palestre a Bari e a terze persone.

Stando agli inquirenti, Sannino – dipendente della casa farmaceutica con mansioni manageriali – si sarebbe impossesato di numerose fiale del farmaco e delle relative etichette, rivendendole a Saverio Santis e Domenico Ludovico, gestori-istruttori della palestra Le phisique du role di Bari e ad altre persone che, a loro volta, le avrebbero cedute a terzi per l’utilizzo.

A Sannino e al cognato Michele Giangaspero – soggetto con precedenti a carico – è contestato anche il reato di tentata rapina ai danno di un autoarticolato adibito al trasporto del farmaco.

Nella palestra barese e in luoghi nella disponibilità di Ludovico sono state rinvenute e sottoposte a sequestro anche numerose altre sostanze (testosterone, nandrolone, metenolone, etc.) inserite nella tabelle nel Ministero della Sanità quali sostanze stupefacenti o psicotrope o anabolizzanti.

Per gli investigatori, Giammaria, oltre alla cessione di sostanze anabolizzanti, si sarebbe anche occupato della illecita vendita di sostanze stupefacenti, insieme a Novelli, Tommaso Favia, Colella, Michele Favia.

Un ramo dell’inchiesta ha riguardato anche la detenzione e spendita di banconote false da 20 e 50 euro. Gli episodi sono contestati a Giammaria, Colella, Tommaso Favia e Palumbo.

La casa farmaceutica ha attivamente collaborato all’indagine.

martedì 6 Giugno 2017

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