La Procura di Bari ha chiesto la condanna a 28 anni di carcere per Antonio Colamonico, il 36enne imputato dinanzi alla Corte di Assise nel processo per l’omicidio della 29enne italo-brasiliana Bruna Bovino.
La donna fu uccisa il 12 dicembre 2013 a Mola di Bari nel suo centro estetico. Successivamente, la struttura fu colpita da un incendio. Il corpo della donna fu trovato semicarbonizzato sul
pavimento. A causare la morte, le ferite alla base del collo
provocate da circa 20 colpi di forbici e poi lo strangolamento.
Colamonico e la Bonvino erano amanti. Secondo gli inquirenti, l’omicidio sarebbe avvenuto durante un litigio.
Al termine di una requisitoria durata circa cinque ore, ieri il pubblico ministero Lino Giorgio Bruno ha chiesto la condanna del 36enne per omicidio volontario e per l’incendio. Per la procura il rogo sarebbe stato appiccato per cancellare le prove del delitto.