Cronaca

Stretta nei quartieri Libertà e Japigia. Raffiche di arresti e denunce

La Redazione
Il bilancio delle attività di Polizia e Carabinieri negli ultimi giorni
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Proseguono serrati i controlli delle forze dell’ordine nei quartieri Libertà e Japigia.

Polizia e Carabinieri stanno setacciando i luoghi di maggiore aggregazione sociale e di abituale ritrovo.

Il bilancio della Polizia
Negli ultimi dieci giorni la Polizia di Stato ha tratto in arresto nove persone. Un cittadino lituano di 28 anni, con precedenti, dovrà rispondere di furto aggravato e possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi; un 46enne georgiano, clandestino, è accusato di tentato furto aggravato;

In manette anche due baresi di 38 e 64 anni, con precedenti, sorpresi rubare all’interno di un supermercato. Dovrà difendersi, invece, dalle accuse di spaccio di droga e introduzione di monete falsificate, un 33enne barese già noto alle forze dell'ordine.

Per un 41enne barese, con precedenti, l'accusa di porto di arma clandestina. Commercializzazione di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale le accuse a carico di un ragazzo di 21 anni.

Un altro giovane, 23enne albanese, è stato fermato in quanto destinatario di un mandato di arresto europeo, spiccato dalla Germania per reati contro il patrimonio.

In manette anche un 69enne barese, ritenuto contiguo al clan Parisi, destinatario di un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura generale della Corte d’Appello di Bari: dovrà scontare la pena definitiva di 4 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione per i reati di usura e estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Otto le persone indagate in stato di libertà per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti.

Sono stati effettuati 51 posti di blocco, controllati 5.737 veicoli, contestate 14 infrazioni al Codice della strada. I poliziotti hanno identificato 1.105 persone, tra questi 455 con precedenti e 75 stranieri, 19 dei quali sono stati accompagnati nell’Ufficio immigrazione per accertamenti e 10 sono stati espulsi dal territorio nazionale.

Gli agenti hanno anche verificato il rispetto dei provvedimenti cautelari nei confronti di 41 persone sottoposte alla sorveglianza speciale, 154 persone sottoposte agli arresti domiciliari e 23 all’avviso orale. Quattordici le perquisizioni, con il sequestro di un’arma.

Controllati 37 locali, tra cui esercizi commerciali, circoli ricreativi e sale di scommesse; effettuato un sequestro amministrativo ed elevate 7 sanzioni, per un importo complessivo pari a 15.556 euro. In un circolo ricreativo sono stati sequestrati 95 pacchetti di sigarette estere di contrabbando, mentre in un locale disabitato, utilizzato come deposito di merce di dubbia provenienza, sono state sequestrate alcune biciclette, un defibrillatore automatico, alcuni arredi da giardino, ed oggetti di vario genere.

I risultati dei Carabinieri
Significativi risultati operativi sono stati conseguiti dai Carabinieri.

Sono state identificate circa 500 persone e sottoposti a controllo circa 250 automezzi. La vigilanza e i controlli hanno riguardato soprattutto 80 persone sottoposte agli arresti domiciliari e 30 sorvegliati speciali.

Cinque le persone arrestate, tre del quartiere Libertà per rissa e per resistenza a pubblico ufficiale; due di Japigia, per detenzione ai fini di spaccio di droga e per ripetute violazioni della sorveglianza speciale.

Sette i soggetti denunciati in stato di libertà: 5 per violazioni alle prescrizioni; una per ricettazione di un carrello elettrico rubato e una per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

I militari hanno effettuato 17 perquisizioni, domiciliari e personali, contestato 15 contravvenzioni al Codice della Strada e sequestrato 12 autovetture e 4 ciclomotori.

Tale impegno segue precedenti operazioni compiute a contrasto della locale criminalità organizzata. Per ultimo, quella del Nucleo investigativo conclusasi lo scorso 1° marzo con l’esecuzione di sette ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti ritenuti al vertice del clan Strisciuglio. Per loro le accuse, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso armata, nonché di detenzione e porto illegale di armi e munizioni e traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso.
Stando alle indagini, la consorteria avrebbe avuto a capo Lorenzo Caldarola e suoi luogotenenti Saverio Faccilongo, Vito Valentino e Alessandro Ruta: avrebbero gestito i traffici illeciti rispettivamente nei quartieri Catino-Enziteto, Libertà e San Paolo. L’operazione ha portato al sequestro di 300 grammi di hashish, un fucile mitragliatore AK47, due giubbetti antiproiettile, due pistole e centinaia di munizioni nella disponibilità del clan.

lunedì 20 Marzo 2017

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