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Porta Futuro “OrientaFamiglie”, un supporto alla scelta della scuola superiore

La Redazione
L'obiettivo è aiutare i ragazzi e le loro famiglie in una fase delicata in cui paure e aspettative possono aumentare le incertezze e influire negativamente sul processo di scelta del nuovo percorso di formazione
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Si è concluso da qualche settimana il progetto di orientamento promosso da Porta Futuro “OrientaFamiglie”, un percorso di supporto alla scelta della scuola superiore con approccio sistemico e con il coinvolgimento, oltre che dei ragazzi e delle scuole, anche del nucleo familiare.

Il sistema scolastico, con particolare riferimento alle scuole dell’obbligo e al settore dell’istruzione secondaria superiore, rappresenta un asse fondamentale per promuovere politiche di crescita dell’occupazione e del benessere lavorativo a cominciare da azioni di orientamento efficaci e allineate ai bisogni dinamici del mercato del lavoro. Obiettivo ultimo è quello di accrescere la sensibilità culturale e di appartenenza al territorio dei giovani cittadini baresi.

Durante il passaggio dalle scuole secondarie di primo grado e quelle di secondo grado, infatti, l’orientamento alla scelta diviene un processo fondamentale per il futuro degli studenti, soprattutto in un mondo del lavoro così liquido e flessibile, nel quale è fondamentale trasmettere ai ragazzi l’importanza di conoscere e valutare tutti i possibili scenari a disposizione per poi affrontare la scelta e decidere in modo più consapevole il disegno del proprio futuro.

A partire da questa analisi nasce il progetto OrientaFamiglie che si pone l’obiettivo di aiutare i ragazzi e le loro famiglie in una fase delicata in cui paure e aspettative possono aumentare le incertezze e influire negativamente sul processo di scelta del nuovo percorso formativo.

La promozione del progetto ha interessato, solo nell’anno scolastico in corso, 23 istituti attraverso un incontro di presentazione dell’iniziativa. Ad esito di questa prima fase informativa, al progetto hanno aderito le scuole Zingarelli, Carducci, Michelangelo e Laterza.

Ciascuna scuola ha coinvolto tutte le classi terze comunicando agli alunni la possibilità di partecipare, in maniera facoltativa, all’evento organizzato da Porta Futuro, comunicando il numero delle adesioni per poi procedere all’organizzazione dei seminari orientativi.

Complessivamente sono stati otto gli incontri, della durata di 2 ore e mezza ciascuno, svoltisi ad ottobre, novembre e dicembre, al termine dei quali è stato chiesto ai ragazzi di compilare due questionari: il primo ha sondato i settori di maggiore interesse dei ragazzi, gli aspetti che vengono presi in considerazione per affrontare la scelta, lo stato d’animo e i coprotagonisti del processo di orientamento; il secondo questionario ha stimolato una riflessione su interessi, passioni e possibili ricadute occupazionali.

Nel dettaglio, dall’intervista somministrata a 83 ragazzi nati tra il 2006 e il 2007, i settori di maggiore interesse risultano essere quello artistico e scientifico, con un particolare interesse per l’ingegneria e la fisica. Alla pari risultano le preferenze espresse sia per l’ambito dell’economia e del diritto sia per l’area psicologica ed educativa.

Di scarso interesse, invece, risultano essere le professioni nell’ambito turistico e agroalimentare, aree fortemente in crescita con una richiesta di professionisti sempre più elevata in questo momento storico, soprattutto in Puglia.

Una percentuale di gradimento più bassa, ma non trascurabile, è stata espressa per le seguenti aree: moda e spettacolo, aeronautica, criminologia e benessere-acconciatura. Sulla base di questi risultati sono stati attivati dei colloqui individuali a richiesta, gestiti da professionisti del settore.

Il feedback degli utenti è stato molto positivo, soprattutto per la completezza delle informazioni e la disponibilità all’ascolto anche per i ragazzi più introversi e indecisi. Positiva anche la valutazione delle famiglie che hanno comunicato di essere state molto soddisfatte per l’iniziativa promossa da Porta Futuro.

“I dati relativi alla prima edizione del progetto – spiega il vicesindaco e assessore alle Politiche attive del lavoro Eugenio Di Sciascio – ci fanno sicuramente pensare che dobbiamo allargare il più possibile il numero delle scuole coinvolte promuovendo in maniera più incisiva il progetto, magari chiedendo anche agli istituti di inserire questo percorso di orientamento all’interno della propria offerta formativa. Attraverso un rapporto più diretto con le scuole e le famiglie si potrebbe pensare di dedicare, all’interno di Porta Futuro, uno sportello e uno staff dedicato proprio a questi percorsi di orientamento che non si limitino solo al momento della scelta ma che in qualche modo guidino gli studenti nella fase decisionale e, successivamente, nella fase di inserimento nel nuovo ambiente. Se è vero che è fondamentale coltivare i propri talenti, è anche importante comprendere quali siano in prospettiva le attività più promettenti capaci di offrire maggiori opportunità di lavoro. In questo modo Porta Futuro diventa non solo un centro per la gestione di offerta e ricerca di lavoro ma un punto di riferimento anche per un percorso di iniziazione al lavoro, provando a indirizzare i ragazzi verso occasioni e opportunità più vantaggiose, aiutandoli sempre a capire i loro talenti e le loro aspirazioni lavorative”.

venerdì 28 Febbraio 2020

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