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“Voci di Libertà”: musica, poesia e informazione contro il razzismo all’Officina degli Esordi

La Redazione
L'evento, pensato come reazione spontanea alla xenofobia, in un quartiere di Bari particolarmente sensibile a questa tematica, è organizzato da Officina degli Esordi e Casa Mandela, in collaborazione con Amnesty International
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Voci di Libertà nasce come reazione spontanea alla Xenofobia, in un quartiere di Bari particolarmente sensibile a questa tematica. Un coordinamento di artisti, attivisti ed organizzatori, in collaborazione con Amnesty International, intende festeggiare la vittoria del Premio Tenco conferita alla compilation “Voci per la Libertà – Una Canzone Per Amnesty”, dove spicca la band barese d’adozione Tukurù.

Oltre al live del quartetto di musicisti, caratterizzato da un originale suono meticcio di ispirazione africana, l’evento ospiterà un’edizione speciale del Poetry Slam a tema la Xenofobia e un dibattito aperto a tutti curato da Amnesty International. Per finire ci sarà il consueto appuntamento Afrovibes con Dj Superbass e le sue selezioni Afrobeats.

Voci di Libertà è organizzato da Officina degli Esordi e Casa Mandela, in collaborazione con Amnesty International.

L’appuntamento è in programma sabato 16 febbraio a partire dalle ore 18:00 c/o l’Officina degli Esordi in via F. Crispi n. 5 a Bari.

PROGRAMMA

h 18:00 aperitivo e selezioni musicali al bar dell’Officina degli Esordi

h 19:00 incontro: “Welcome: a Bari nessuno è straniero?” a cura di Amnesty International

h 20:00 POETRY SLAM against Xenophobia – a cura di Andrea Bitonto.

h 21:00 live: TUKURU’ in concerto (finalisti di “Voci per la libertà” 2017)

h 22:00 dj set: AFROVIBES a cura di Superbass

Per l’occasione all’interno dell’Officina degli Esordi saranno ospitati banchetti di associazioni che operano nel settore dell’integrazione.

L’ingresso è libero!

sabato 16 Febbraio 2019

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Franco
Franco
5 anni fa

Tutte le associazioni che operano nel settore dell'integrazione oltre al razzismo dovrebbero anche preoccuparsi del gigantesco affare economico che sta dietro il traffico di esseri umani dall'Africa e che di fatto impedisce una immigrazione regolare e condizioni di vita accettabili. Non possiamo “importare” giovani africani per raccogliere pomodori.