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Alla scoperta del teatro: a San Pio, Libertà e San Paolo si formano gli spettatori di domani

La Redazione
Un'attività del Comune di Bari - Assessorato alle Culture col Teatro Pubblico Pugliese rivolta agli abitanti dei tre quartieri, che si sviluppa attraverso incontri coordinati da registi teatrali
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Oggi, alle ore 18, il sindaco di Bari Antonio Decaro, l’assessore alle Culture Silvio Maselli, il presidente del Teatro Pubblico Pugliese Giuseppe D’Urso e la dirigente responsabile Attività teatrali del TPP Giulia delli Santi saranno a San Pio, nella sede dell’Accademia del cinema ragazzi, per assistere alle attività in corso nell’ambito di uno dei Laboratori teatrali urbani avviati dal Comune di Bari-Assessorato alle Culture col Teatro Pubblico Pugliese.

I tre Laboratori teatrali urbani – a San Pio, Libertà e San Paolo – fanno parte integrante di un più ampio piano di formazione del pubblico legato alla Stagione teatrale 2018/2019 del Comune di Bari (con l’organizzazione del Teatro Pubblico Pugliese). Un’attività rivolta agli abitanti dei tre quartieri attraverso incontri coordinati da registi teatrali.

L’obiettivo è quello di aprire dimensioni collettive e innovative per gli abitanti delle zone periferiche della città che non hanno mai incontrato il teatro nella vita, coinvolgendo i residenti dei tre quartieri per avvicinare i cittadini al teatro e alla cultura teatrale.

Ciascun laboratorio urbano (6-8 incontri per quartiere) si sviluppa in tre fasi: analisi del testo, gioco del teatro, conoscenza del corpo, educazione alla visione di tre spettacoli previsti nella Stagione teatrale del Comune al Teatro Petruzzelli/Nuovo Teatro Abeliano/Teatro Kismet, conoscenza della macchina teatrale e scoperta dei luoghi teatrali. Vengono usati come oggetto di studio i testi legati agli spettacoli. Gli allievi (tutti adulti) iscritti ai laboratori (gratuiti) non solo poi andranno a teatro a vedere gli spettacoli analizzati, ma usufruiranno di un servizio di bus navetta.

Al quartiere Libertà il laboratorio ha sede nell’Istituto comprensivo San Giovanni Bosco ed è condotto da Lello Tedeschi; a San Pio è invece a cura di Damiano Nirchio all’Accademia del Cinema Ragazzi e al San Paolo è a cura della Compagnia del Sole negli spazi della fondazione Giovanni Paolo II.

I LUOGHI E I PROGETTI

San Pio

Laboratorio “Progetto Periferie”, a cura di Damiano Nirchio presso Accademia del Cinema Ragazzi

Il Teatro come atto democratico torna a riprendersi chi rimane “a casa”, ormai persuaso che i teatri siano luoghi per pochi, convinto da politiche dell’accesso alla condivisione del rito culturale che si ripetono identiche aderendo, spesso malgrado i buoni propositi, a modelli sociali sempre meno inclusivi. Un paradosso, se si pensa che buona parte della nuova drammaturgia e della ricerca attorno ai linguaggi della performance e dello spettacolo dal vivo fanno del recupero delle radici identitarie, della cultura popolare, dell’impegno civile un fuoco d’indagine peculiare e vitale.

Così accade anche per “Il Principino – Breve Cronaca Familiare da un Trivani Vista Ciminiere”, nuovo testo e regia di Damiano Nirchio per i Teatri di Bari su progetto Senza Piume, spettacolo inserito nella programmazione del TTP per la Stagione di Prosa del Comune di BARI 2018-2019: le vicissitudini di una famiglia all’inizio degli anni Ottanta nella nuova periferia barese nata all’ombra della Fibronit diventa metafora universale dell’amore e del dolore.

Il progetto per il quartiere San Pio vuole riportare il più possibile dentro l’operazione culturale quella fascia di popolazione cittadina, o semplicemente di umanità: non solo “al centro del discorso”, ma anche “al centro della platea”. In questo caso sarebbe direttamente l’autore del lavoro che accompagna e riavvicina i nuovi spettatori alla partecipazione diretta. Gli stessi diventeranno a loro volta promotori e “testimonial” per creare nuovo pubblico.

Il progetto prevede un totale di 8 incontri e la visione di 3 spettacoli: L’importanza di chiamarsi Ernesto, La notte poco prima delle foreste, Il principino.

Libertà

Laboratorio “L’esperienza dello spettatore”, a cura di Lello Tedeschi presso Istituto Comprensivo San Giovanni Bosco

È un ciclo di 8 incontri, a carattere laboratoriale, di didattica della visione teatrale, ovvero una pratica per generare, in chi ha una scarsa frequentazione del teatro, una consapevole, attenta e soprattutto desiderata visione dello spettacolo teatrale. Si tratta di introdurre all’esperienza e al piacere di essere spettatore di teatro nella sua complessità sin dal momento della fruizione (dall’accesso in sala all’uscita), accompagnando poi la successiva riflessione sulla visione. Una complessità da condividere però in modo semplice e diretto, pratico, con l’obiettivo di cercare e trovare insieme le ragioni necessarie per andare a teatro, ragioni che ci riguardano da vicino, che riguardano il nostro vivere civile, la nostra quotidianità. Insomma, si tratta di appassionare al teatro, ovvero aiutare a riconoscere che andare a teatro non è solo generico intrattenimento, o rito mondano difficile e incomprensibile, ma anzitutto occasione per riflettere insieme sulla nostra condizione, aiutandoci a vivere meglio.

Per raggiungere questo obiettivo il ciclo di 8 incontri specifici saranno intorno alla visione di 3 spettacoli: A testa in giù, La notte poco prima della foresta, Riccardo III.

San Paolo

Laboratorio “Lo Spett’Attore” a cura della Compagnia del Sole presso Fondazione Giovanni Paolo II

La televisione ci ha abituati a pensare il teatro come luogo dove passivamente si assiste al lavoro di artisti che ci propongono una loro storia. In questo breve seminario sulla commedia Italiana e sul romanzo a teatro, vogliamo un po’ ribaltare quest’idea. Portare gli Spettatori a giocare bene il loro ruolo, fondamentale e determinante nella riuscita del dialogo che ogni artista vuole instaurare con la sala. Il valore di ogni risata, dell’attenzione di ogni applauso sono imprescindibili dall’opera rappresentata. Si parlerà di commedia, della sua origine, dei suoi meccanismi, si proverà insieme a ricrearli. Si parlerà di drammaturgia, ovvero come tradurre nel linguaggio del teatro un racconto o un’esperienza, ma anche dell’arte dell’attore e della regia, di come il gioco di squadra in teatro come nella vita possa essere la carta vincente.

Sei giorni per conquistare un altro modo di “Guardare” e di “Stare”.

Il laboratorio prevede 6 incontri e la visione di 3 spettacoli: Arlecchino servitore di due padroni, Il miles gloriosus, Il Maestro e Margherita.

Ogni laboratorio è rivolto ad un numero di 20 partecipanti al massimo.

Il progetto prevede la gratuità dell’ingresso a teatro per gli spettacoli del percorso e il servizio navetta gratuito per il trasporto dei partecipanti.

martedì 20 Novembre 2018

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