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Anche a Bari gli studenti in strada per la scuola, che promettono: «L’onda d’urto non si fermerà»

La Redazione
Una delegazione di studenti della Rete della Conoscenza, Link e Uds, al termine del corteo, ha incontrato l'Assessore alle politiche giovanili e istruzione Paola Romano
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Anche a Bari gli studenti sono scesi per le strade per difendere la scuola italiana.

«L’assenza di risposte e i continui tagli all’istruzione – si legge in una nota –, in seguito alla prima mobilitazione del 12 ottobre e all’incontro con il vice Premier Luigi Di Maio, hanno reso necessaria questa manifestazione».

Una delegazione di studenti della Rete della Conoscenza, Link e Uds, al termine del corteo, ha incontrato l’Assessore alle politiche giovanili e istruzione Paola Romano.

«Dopo aver posto tutti i problemi sull’edilizia delle strutture scolastica nella nostra città e provincia – dichiara Matilda Bruno, coordinatrice Unione degli Studenti Bari – abbiamo ottenuto l’impegno per un incontro con un rappresentante della Città metropolitana per l’istituzione di un Osservatorio sull’edilizia scolastica e sui trasporti».

«Abbiamo sottoposto il problema dell’assenza degli alloggi per studenti universitari in città e i tanti affitti in nero – dichiara Piercarlo Melchiorre, coordinatore Link Bari – in seguito all’incontro con l’Assessore si è stabilita una riunione con l’assessore regionale all’istruzione e i Rettori dei due Atenei baresi per trattare con urgenza il tema».

«In tutta la regione e quindi anche nel capoluogo barese abbiamo proposto l’istituzione della carta dei soggetti in formazione – dichiara Luca Ieva, coordinatore Rete della Conoscenza Bari – e partendo dal tema dell’accesso alla cultura, gratuito ed agevolato per i soggetti in formazione, chiederemo l’incontro all’Assessore alla cultura di Bari per individuare delle misure che vadano in questa direzione».

«Dopo le mobilitazioni del 12 ottobre abbiamo costretto il Governo ad incontrarci: in questo mese abbiamo incontrato il vicepremier Di Maio, dal quale però non abbiamo ricevuto alcuna garanzia sulla realizzazione delle nostre richieste. Dal Ministero dell’Istruzione in questi mesi abbiamo ricevuto solo tagli e orecchie da mercante: il massimo esempio è il falso superamento dell’alternanza, che significa solo risparmi per il Miur e orientamento al lavoro per gli studenti. Il Ministro Bussetti sostiene fermamente che gli investimenti non siano necessari per il miglioramento delle scuole di fronte ad edifici fatiscenti e soffitti crollati, diritto allo studio e welfare studentesco inesistenti, offerta formativa non di qualità. Alle esigenze degli studenti questo nuovo ministro risponde tagliando 60 milioni di euro alla didattica, trasformando l’alternanza in orientamento al lavoro, lasciando che si sprechino 2,5 milioni di euro su polizia cinofila e telecamere nelle scuole: riceviamo continue promesse ma nella Legge di Bilancio non è stato investito un euro in più in istruzione e cultura. Se il 12 ottobre è partita la scossa, il 16 novembre è arrivata l’onda d’urto: la mobilitazione non si fermerà, continueremo fino a quando non otterremo ciò che chiediamo da troppo tempo» dichiara Davide Lavermicocca, Coordinatore dell’Unione degli Studenti Puglia.

Come Rete della Conoscenza Puglia e Unione degli Studenti Puglia mesi fa abbiamo presentato al Governo Regionale la nostra piattaforma rivendicativa per un reale sviluppo del nostro territorio che parta da investimenti in scuole, università e accesso alla cultura. Dopo le decine di assemblee in scuole e Università, i 10mila studenti scesi in piazza il 12 ottobre scorso e le numerose inziative su tutta la Regione abbiamo ottenuto un tavolo di discussione con la Regione. Martedì 20 incontreremo il Presidente Emiliano per chiedere garanzie sullo stanziamento di 10 milioni di euro all’anno per fornire gratuitamente in comodato d’uso i libri di testo a tutti gli studenti delle scuole superiori, sull’approvazione di uno Statuto dei diritti in alternanza ed un Codice Etico per i percorsi e l’istituzione di una Carta di cittadinanza studentesca per i soggetti in formazione (Carta S.I.F.)» conclude Sara Acquaviva.

venerdì 16 Novembre 2018

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