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Beni sottratti alle mafie di proprietà del Comune, pubblicato il bando per chiederne la concessione

La Redazione
Entro fine dicembre si può fare richiesta di assegnazione gratuita presentando un progetto di riuso a fini sociali all'ente locale
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Il Comune nella logica di promuovere in conformità al cosiddetto “codice antimafia”, l’utilizzo a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata facenti parte del patrimonio indisponibile dell’ente e non utilizzati per finalità istituzionali ha pubblicato oggi l’avviso pubblico per l’affidamento in concessione a titolo gratuito a soggetti privati di beni confiscati alla criminalità organizzata di proprietà dello stesso Comune.

«L’amministrazione comunale crede molto nel doppio vantaggio derivante dall’assegnazione a fini sociali degli immobili confiscati – commenta il vicesindaco e assessore al Patrimonio Pierluigi Introna –, innanzitutto per il grande valore educativo che scaturisce dal recupero e riuso di beni sottratti alle mafie e restituiti alla collettività. E soprattutto per la possibilità per tante persone, che fanno dell’altruismo e del volontariato una pratica di vita, di ottenere uno spazio da utilizzare per conseguire i loro obiettivi sulla base della forza delle proprie idee e del proprio impegno sociale continuo».

Sono sette i beni immobili oggetto dell’avviso.

La concessione in uso a titolo gratuito dei beni immobili è rilasciata per un periodo non inferiore a 6 anni fino ad un massimo di 19 anni. La durata della concessione è rinnovabile, fermo restando il limite massimo dei 19 anni complessivi in relazione all’entità dei lavori di ristrutturazione effettuati o da effettuarsi sul bene immobile.

Possono fare richiesta di concessione in uso a titolo gratuito per le finalità sociali pertinenti le destinazioni d’uso stabilite dall’amministrazione: comunità, anche giovanili; enti, associazioni, maggiormente rappresentative degli enti locali; organizzazioni di volontariato, cooperative sociali o comunità terapeutiche e centro di recupero e cura di tossicodipendenti e associazioni di protezione ambientale.

I progetti delle attività da svolgere, ai fini dell’ammissibilità, dovranno concernere i seguenti ambiti di intervento: inclusione sociale e cittadinanza attiva (es. qualità della vita, giovani, anziani, sport, pari opportunità, apprendimento, accesso al lavoro, disabilità, minori, etc.), sviluppo di attività di natura culturale, tutela e valorizzazione del territorio (es. sviluppo sostenibile, turismo, sviluppo urbano e rurale, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale ed artistico etc.).

Saranno valutate migliori le proposte progettuali che sviluppino attività in favore dei giovani e di persone che si trovano in condizione di disagio sociale, di promozione culturale, in favore di ex detenuti e di persone con disabilità.

La domanda dovrà pervenire al Comune di Bari entro le ore 12 del 31 dicembre 2018.

mercoledì 14 Novembre 2018

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