Il Comune nella logica di promuovere in conformità al cosiddetto “codice antimafia”, l’utilizzo a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata facenti parte del patrimonio indisponibile dell’ente e non utilizzati per finalità istituzionali ha pubblicato oggi l’avviso pubblico per l’affidamento in concessione a titolo gratuito a soggetti privati di beni confiscati alla criminalità organizzata di proprietà dello stesso Comune.
«L’amministrazione comunale crede molto nel doppio vantaggio derivante dall’assegnazione a fini sociali degli immobili confiscati – commenta il vicesindaco e assessore al Patrimonio Pierluigi Introna –, innanzitutto per il grande valore educativo che scaturisce dal recupero e riuso di beni sottratti alle mafie e restituiti alla collettività. E soprattutto per la possibilità per tante persone, che fanno dell’altruismo e del volontariato una pratica di vita, di ottenere uno spazio da utilizzare per conseguire i loro obiettivi sulla base della forza delle proprie idee e del proprio impegno sociale continuo».
Sono sette i beni immobili oggetto dell’avviso.
La concessione in uso a titolo gratuito dei beni immobili è rilasciata per un periodo non inferiore a 6 anni fino ad un massimo di 19 anni. La durata della concessione è rinnovabile, fermo restando il limite massimo dei 19 anni complessivi in relazione all’entità dei lavori di ristrutturazione effettuati o da effettuarsi sul bene immobile.
Possono fare richiesta di concessione in uso a titolo gratuito per le finalità sociali pertinenti le destinazioni d’uso stabilite dall’amministrazione: comunità, anche giovanili; enti, associazioni, maggiormente rappresentative degli enti locali; organizzazioni di volontariato, cooperative sociali o comunità terapeutiche e centro di recupero e cura di tossicodipendenti e associazioni di protezione ambientale.
I progetti delle attività da svolgere, ai fini dell’ammissibilità, dovranno concernere i seguenti ambiti di intervento: inclusione sociale e cittadinanza attiva (es. qualità della vita, giovani, anziani, sport, pari opportunità, apprendimento, accesso al lavoro, disabilità, minori, etc.), sviluppo di attività di natura culturale, tutela e valorizzazione del territorio (es. sviluppo sostenibile, turismo, sviluppo urbano e rurale, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale ed artistico etc.).
Saranno valutate migliori le proposte progettuali che sviluppino attività in favore dei giovani e di persone che si trovano in condizione di disagio sociale, di promozione culturale, in favore di ex detenuti e di persone con disabilità.
La domanda dovrà pervenire al Comune di Bari entro le ore 12 del 31 dicembre 2018.