La Corte dei Conti ha approvato la parificazione del rendiconto generale della Regione Puglia per il 2017.
«Complessivamente la Regione ha avuto una gestione sana dei propri conti. Il bilancio è positivo» ha commentato a margine Agostino Chiappiniello, il presidente della Sezione regionale di controllo per la Puglia.
Il rendiconto regionale si è chiuso con un passivo di circa 448 milioni, confermando, anche nel 2017, «un livello di indebitamento che risulta essere più basso rispetto alla media di quello delle altre regioni italiane», ha spiegato nella sua relazione il procuratore regionale, Carmela De Gennaro.
Anche per il 2017, risulta rispettato il limite massimo di indebitamento del 20%, essendosi attestato all’11,15%, in miglioramento rispetto al 2016 (12,96%). La relazione, tuttavia, evidenzia criticità relative soprattutto ai debiti fuori bilancio, legati alle consulenze legali esterne, e alla spesa farmaceutica, in diminuzione rispetto all’anno scorso, ma sempre oltre il limite.
Il commento di Emiliano
«La Regione Puglia si distingue per
l’attenta e virtuosa gestione delle proprie politiche di bilancio» ha dichiarato il presidente, Michele Emiliano, che a margine dell’udienza ha rilevato come «per vent’anni anziché mandare in equilibrio i bilanci dei Consorzi di Bonifica la Regione ha pagato in anticipo. Così con le spese di funzionamento dei consorzi si è accumulato un debito da 250 milioni di euro che stava piegando la Regione».
«Abbiamo risanato questa situazione – ha aggiunto – e poco alla volta con l’aiuto anche degli agricoltori stiamo rimettendo in piedi il meccanismo per il quale i consorzi, che sono previsti dalla Costituzione e che quindi non possono essere eliminati, viene finanziato con i soldi delle stesse aziende agricole che sono socie del consorzio. Speriamo così di poterli riconsegnare al più presto alla normale attività revocando i commissari regionali»
Secondo Emiliano «rileviamo una notevole riduzione della spesa farmaceutica, inoltre in materia sanitaria abbiamo recuperato moltissimo sui livelli essenziali di assistenza: eravamo tra le ultime regioni e ora siamo oltre la metà classifica nazionale».
Per quanto riguarda il personale «abbiamo assunto moltissimi giovani consentendogli di mostrare il loro lavoro e il loro valore». Emiliano ha ricordato che «abbiamo istituito in Puglia il Reddito di dignità, unica Regione in Italia, sostenendo in più le spese degli assegni di cura in un momento difficilissimo».
«Stiamo consentendo – ha concluso – a questa Regione di continuare il suo trend positivo: se noi non facessimo il nostro dovere facendo quadrare i conti sarebbe un disastro anche nella vita quotidiana di tutti, come succede dove la tassazione al massimo. Invece in Puglia la tassazione è tra le più basse d’Italia e questo ovviamente è un contributo che diamo alle famiglie, a tutti i nostri fratelli e sorelle che lottano per sopravvivere in questo momento difficile».
Infine commentando le criticità evidenziate dalla Corte dei Conti, Emiliano ha spiegato che debiti fuori bilancio e consulenze legali esterne «sono tutte questioni legate alle precedenti amministrazioni, che effettivamente avevano abusato del ricorso agli avvocati esterni. È questa la ragione per la quale abbiamo raddoppiato il numero degli avvocati interni, lasciando le consulenze esterne soltanto per casi di eccezionale complessità. E questo nel breve potrà limitare i danni che abbiamo avuto dagli eccessi del passato».