Attualità

Stop processi fino al 30 settembre, mille notifiche al giorno

La Redazione
Calcolo approssimativo di avvocati e magistrati dopo il decreto legge
scrivi un commento 213

Per ogni giornata di giustizia penale sospesa, le cancellerie del Tribunale di Bari dovranno predisporre almeno mille notifiche. È il calcolo approssimativo fatto dagli addetti ai lavori, avvocati e magistrati, commentando le conseguenze concrete che avrà il decreto legge adottato dal Consiglio dei Ministri per sospendere i processi penali fino al 30 settembre e smantellare la tendopoli in via Nazariantz.

Calcolando, infatti, che ogni giorno si celebrano circa 200 processi con mediamente cinque parti da convocare (tra imputati, avvocati, parti offese e testimoni), le cancellerie dovranno predisporre circa 5mila notifiche a settimana per comunicare agli interessati le nuove date di udienza.

C’è poi la questione delle misure cautelari. I processi con detenuti continueranno a celebrarsi normalmente ma «la bozza di decreto – ha spiegato all’Ansa Rossella Calia Di Pinto, giudice barese e componente della Giunta distrettuale dell’Anm – parla solo di custodia cautelare. Dovrebbero essere sospesi tutti i processi nei confronti di coloro che sono sottoposti a misure non custodiali, come il divieto di avvicinamento, per esempio gli stalker o gli imputati per maltrattamenti e minacce, che rischiano di scadere. Una conseguenza devastante per le parti lese di quei reati».

Il commento degli avvocati
«Apprezziamo l’attenzione che il ministro Bonafede sta avendo nei confronti dell’Avvocatura – commenta il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari, Giovanni Stefanì all’indomani del decreto che sospende i processi penali a Bari – tenendo costantemente aggiornato il sottoscritto, come rappresentante dell’istituzione forense, al pari degli altri attori del territorio della giustizia.

«Tuttavia, non possiamo sottacere gli effetti negativi che avrà il provvedimento sulle sorti professionali degli avvocati, soprattutto su quelli più giovani, che maggiormente stanno soffrendo il calo dei redditi nel nostro settore degli ultimi anni. Sarebbe stato più opportuno far coincidere questo decreto di sospensione con l’individuazione della soluzione-ponte. Adesso ancora più di prima – conclude Stefanì – è necessario bruciare i tempi; il ministro, con il quale prosegue in modo positivo l’interlocuzione, è ottimista sui risultati della ricerca di mercato e sull’individuazione nel brevissimo periodo di una sede degna per gli uffici penali che, ci ha promesso, avverrà contestualmente con quella emergenziale».

sabato 23 Giugno 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti