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Linfedema, visite gratuite al Policlinico

La Redazione
Domani attività di informazione e sensibilizzazione organizzate da Sicpre
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Ogni anno, in Italia, si registrano circa 40.000 nuovi casi di linfedema, malattia che si manifesta con l’aumento di volume degli arti e che nella stragrande maggioranza dei casi insorge in seguito a intervento oncologico. Ma spesso le persone “a rischio” non la conoscono, non sanno come prevenirla e come affrontarla in modo tempestivo.

Per questo, in occasione del LymphAday (Lymphedema Awarness Day, la Giornata mondiale del linfedema, che si celebra il 6 marzo) la Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica Sicpre ha scelto di coordinare e fare da vetrina per gli eventi (visite gratuite, incontri con medici, fisioterapisti e associazioni di pazienti) organizzati dai soci.

A Bari
Manifestazioni sono in programma a Bari, Roma e Palermo. Nel capoluogo pugliese, appuntamento nel Policlinico, padiglione Asclepios al terzo piano, dalle 14 alle 19.

Nell’ambulatorio di Chirurgia plastica si effettueranno visite gratuite ai pazienti affetti da linfedema. Dalle 16 alle 19, nell’aula multimediale, sono previste relazioni sul drenaggio linfatico, il trattamento microchirurgico preventivo e terapuetico, il trattamento riabilitativo e l’importanza del bendaggio funzionale multistrato. Al termine dell’evento i pazienti avranno la possibilità di fare domande agli specialisti presenti.

Linfedema, cosa, quando e come
Il linfedema è una malattia caratterizzata da un aumento di volume degli arti, e più raramente dei genitali, che spesso insorge in seguito a interventi di asportazione dei linfonodi (linfoadenectomie ascellari o inguinali). In particolare, il linfedema dell’arto superiore è una complicanza non rara degli interventi di mastectomia e svuotamento ascellare per carcinoma della mammella. La cura del linfedema avviene abbinando la fisioterapia a interventi di super-microchirurgia, ovvero di chirurgia sotto il millimetro.

«Il trattamento chirurgico del linfedema – spiega Marzia Salgarello, responsabile del Centro per il trattamento chirurgico del linfedema del Gemelli di Roma e socio Sicpre – avviene secondo due diverse metodiche: anastomosi linfatico-venose, così da “scaricare” i vasi linfatici ostruiti nelle piccole vene vicine, in modo da ridurre il gonfiore; trapianto autologo di linfonodi, che vengono prelevati per esempio da inguine, collo o ascella del paziente stessso, per trasferirli a livello dell’arto interessato dal linfedema, ricollegando i vasi dei linfonodi a piccoli vasi locali»..

lunedì 5 Marzo 2018

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