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Animali selvatici, da Coldiretti sportello online per la segnalazione dei danni

La Redazione
Agricoltori e allevatori saranno contattati dall'associazione per la perizia tecnica da presentare alla Regione Puglia
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«Abbiamo aperto uno sportello per le segnalazioni dei danni da fauna selvatica nelle province di Bari e Bat con l’indirizzo di posta elettronica di riferimento emergenzaselvatici.ba@coldiretti.it».

A dirlo è delegato confederale di Coldiretti per le due province Angelo Corsetti. «Il fenomeno della proliferazione dei cinghiali – prosegue – è divenuto preoccupante e interessa l’intera zona della Murgia e le aree rurali a valle, soprattutto i comuni di Andria, Corato, Altamura, Spinazzola, Minervino, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Gravina, oltre ad ampie zone a Noci e Putignano, dove è stata denunciata la presenza di lupi, a Bari e a Bitonto. Ultimo caso in ordine di tempo ad Altamura, dove in una sola notte i cinghiali hanno distrutto 35 ettari di terreno (in parte ricadenti nel Parco dell’Alta Murgia) appena seminati a ceci, con un danno stimato pari a circa 11mila euro. Al contempo, abbiamo fatto pressing affinché si passasse dalle parole ai fatti sul delicato tema della fauna selvatica che mette a repentaglio l’incolumità pubblica e arreca danni al settore agricolo. Le nostre istanze sono state accolte e fatte proprie del presidente della IV Commissione consiliare, che ha presentato una proposta di legge ad hoc che auspichiamo approdi senza indugio nella massima assise regionale».

Agricoltori e allevatori dovranno segnalare in fase iniziale i danni al patrimonio agricolo (con superfici e prodotti interessati) e zootecnico (indicando la specie danneggiata, il numero di capi morti e di quelli ancora in vita ma con evidenti segni di predazione e i codici delle marche auricolari/transponder). Dopo l’iniziale segnalazione denuncia, saranno contatti da Coldiretti che si occuperà della perizia tecnica da presentare alla Regione Puglia.

«Gli imprenditori agricoli vivono uno stato di malessere che cresce in misura esponenziale; e la preoccupazione aumenta – aggiunge Vito Amendolara, delegato confederale delle articolazioni territoriali di Bari e Bat – se si considera la capacità di adattamento di cinghiali e lupi ai cambiamenti ambientali, dato che sono comparsi anche in aeree da cui risultavano assenti da anni e stanno mettendo a rischio la stessa presenza e il lavoro degli agricoltori. Nel giro di dieci anni cinghiali e lupi sono raddoppiati, mettendo a rischio non solo le produzioni agroalimentari e l’assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita stessa di agricoltori e automobilisti, come testimoniato dai frequenti incidenti stradali, anche con feriti gravi. I numeri la dicono lunga sulla necessità di innalzare il livello di allerta e programmare efficaci attività di riequilibrio della fauna selvatica che mette a repentaglio la stessa incolumità delle persone».

domenica 18 Febbraio 2018

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