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Ex Om, cancelli ancora chiusi. Magrone: «Silenzio allarmante»

La Redazione
Dopo gli accordi e gli annunci in pompa magna, gli operai attendono ancora di entrare in fabbrica
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Incontri, annunci, promesse, task force, tavoli tecnici, trattative, presentazioni in pompa magna, firme, strette di mano, e ancora presentazioni. Cosa rimane di tutto questo? Se lo chiedono gli operai dell’ex Om, sempre più preoccupati per il loro futuro lavorativo.

Sulla sorte dell’impianto produttivo nella zona industriale prende parola, per primo, il sindaco di Modugno. Nicola Magrone stamattina ha raggiunto stamane i lavoratori e le rappresentanze sindacali, organizzati in un presidio davanti ai cancelli chiusi dello stabilimento. Cancelli che – sottolinea il Comune di Modugno «dal 1° dicembre scorso, avrebbero dovuto essere riaperti per la ripresa del lavoro dei 191 operai ex-Om».

«Abbiamo ceduto il compendio immobiliare alla Tua – ha ricordato il Sindaco – a condizione che si avviasse l’attività produttiva che avrebbe consentito il riassorbimento dei circa duecento lavoratori. Questo, secondo le intese sottoscritte un anno fa, doveva essere già avvenuto. Ma nulla è stato comunicato al Comune di Modugno e ai lavoratori su quanto avvenuto da un anno a questa parte, se non la messa in liquidazione della Tua, e nulla è stato comunicato circa l’esito delle trattative che pare siano in corso da tempo per l’individuazione del nuovo investitore che dovrebbe sostituirsi alla Tua nella realizzazione del progetto di reindustrializzazione del sito».

«
Il silenzio che è calato su questa vicenda è un elemento di allarme per i lavoratori e per il Comune di Modugno – commenta Magrone -. Gioverebbe a tutti, invece, comunicare con la massima trasparenza quanto si sta facendo per difendere il posto di lavoro degli operai, con chi si sta trattando e per cosa. Così come, sull’uscita di scena della Tua, ritengo si debbano avere doverose spiegazioni dal Ministero dello Sviluppo Economico che quell’investitore aveva individuato due anni orsono».

Il Comune di Modugno resta aperto «a ogni forma di collaborazione purché la prospettiva sia quella della ripresa del lavoro in fabbrica. Se invece tutto questo silenzio dovesse perdurare, agiremo, possibilmente in sintonia con i sindacati, per la restituzione del compendio produttivo dell’ex-Om, così come contrattualmente previsto nell’atto di cessione nel caso in cui gli operai non abbiano ripreso il loro posto di lavoro»

lunedì 4 Dicembre 2017

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