Attualità

Trasporti regionali, Uil: «Servizio scadente»

La Redazione
Aldo Pugliese e Enzo Boffoli commentano i dati del rapporto Svimez: «Serve un cambio di marcia»
1 commento 175

«È una Puglia a basso costo, ma a bassissimo servizio».

Aldo Pugliese, segretario generale della Uil di Puglia e Enzo Boffoli, segretario generale della Uil Trasporti regionale, commentano con una battuta i dati del rapporto Svimez sui trasporti regionali.

«Non c’era bisogno – commentano – che lo comunicasse l’istituto di ricerca che, nella nostra regione, la dotazione infrastrutturale e dei trasporti è pressoché inesistente, oltre che inefficiente. Con la conseguenza, fin troppo logica, che per raggiungere la Puglia e in particolare alcune zone peraltro molto ambite dal punto di vista turistico, diventa un’impresa titanica. Ormai si tira a campare solo grazie al servizio low cost, mentre l’aeroporto di Grottaglie, che potrebbe diventare un punto di riferimento per l’intero arco ionico, per la Basilicata e per la Calabria settentrionale (tutte zone sprovviste di scali aeroportuali) resta chiuso o confinato al ruolo di “cargo”, e quello di Foggia rimane aggrappato alla promessa di rilancio e di allungamento della pista».

«Trasporto su gomma? Peggio che andar di notte» attaccano ancora Pugliese e Boffoli. Dai due sindacalisti strali su trasporto pubblico locale, nuove compagnie a basso costo e mobilità ferroviaria.

Quest’ultimo capitolo comprende il Salento (a Lecce «solo 4 corse») e la Bari-Napoli (a oggi «un progetto solo sulla carta, a quanto pare complicatissimo da attuare neanche fosse il ponte sullo stretto di Messina»). «Quasi lo stesso discorso vale per l’alta velocità sulla dorsale adriatica, che pure sarebbe fondamentale non solo per il settore turistico, ma anche per tante aziende nostrane. Il raddoppio nella parte di pertinenza della Regione Puglia della S. Severo-Termoli, ovvero la S. Severo-Ripalta, è previsto per il 2022, mentre il Molise si è impegnato con proprie risorse a realizzare il raddoppio della Ripalta-Termoli che, a meno di imprevisti, dovrebbe essere terminato entro il 2027. Sulla linea adriatica, inoltre, la velocizzazione sarà completata nel 2018. Ci auguriamo che le tempistiche vengano rispettate, dopo lustri di vana attesa».

Per la Uil, «serve un cambio di marcia per tirare la Puglia fuori dall’isolamento in cui è piombata da anni, nel silenzio più assoluto. La Regione Puglia ha quindi un doppio ruolo da recitare: fare e in fretta quanto di propria competenza, a partire dalle opere ferroviarie e dalla messa a sistema degli aeroporti, e fare sentire la propria voce a Roma, dove si continuano a utilizzare due pesi e due misure, ripartendo le risorse solo ed esclusivamente al Nord, con il Mezzogiorno che è ormai scomparso dall’agenda governativa».

venerdì 24 Novembre 2017

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
1 Commento
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
giuseppe petracca
giuseppe petracca
6 anni fa

La Regione più attraente del mondo con trasporti scadenti: autolesionismo puro.