Attualità

«Dal tumore si può guarire»

La Redazione
Si chiude a bari il convegno "Oncology for Primary Care"
scrivi un commento 1285

Dal tumore si può guarire. In ogni caso, una volta diagnosticato, si può convivere cronicizzandolo. La
terapia oncologica oggi determina un grado di curabilità superiore a
qualche anno fa, consentendo alle persone colpite di avere una vita
attiva e soddisfacente.

Si
è conclusa l’ottava edizione del congresso sulle “Cure primarie per il
paziente oncologico
” – organizzato a Bari da C.Lab Meeting – dove si sono
riuniti medici, chirurghi, biologi e tecnici di laboratorio. Si è
dimostrato come la prevenzione primaria, la lotta al tabagismo, la
diffusione degli screening, il progressivo sviluppo e miglioramento dei
percorsi diagnostici e delle prospettive terapeutiche portinosempre di più ad una riduzione di nuovi casi e globalmente ad un miglioramento nella sopravvivenza.

Ogni
giorno 1.000 persone, secondo lo studio Aiom-Airtum 2017, scoprono di
avere un tumore. Pertanto continua ad essere rilevante la prevenzione
primaria per ridurre il rischio di ammalarsi di cancro.

Salvarsi dal cancro è possibile se
si considerano due aspetti: la fase nella quale viene diagnosticata la
malattia e l’efficacia delle terapie.

Il
fumo, l’alcool e l’eccesso di peso aumentano il rischio di ammalarsi di
tumore. Quindi l’alimentazione assume un ruolo sempre più importante
nella terapia integrativa oncologica. Infatti l’obesità resta il
principale fattore di rischio per l’insorgenza dei tumori e il controllo
del peso corporeo emerge come principale raccomandazione per la
prevenzione oncologica.

«La
cellula tumorale è una cellula intelligente: con la chemio terapia si
arresta momentaneamente e poi trova la via per riprendere a cascata
». Il
professor Nicola Marzano, Responsabile del Reparto Oncologico
dell’Ospedale San Paolo di Bari, afferma che «tra qualche anno la
tradizionale chemio non ci sarà più e sarà sostituita anche dalla
terapia che agisce sul sistema immunitario, deputato a difendere
l’organismo dalle aggressioni esterne. Quest’ultima non “parla” alla
singola cellula tumorale ma al sistema immunitario
».

Tale
strategia terapeutica ha già dato grandi vantaggi nella lotta a
malattie poco curabili come i melanomi, i tumori renali, i tumori
polmonari ed uroteliali, e sta estendendo il proprio campo di utilizzo
nella cura.

Conoscere
la genetica della persona è fondamentale per predisporre controlli
mirati sia nei soggetti affetti dalla patologia tumorale che soprattutto
nei familiari a rischio.

Il
test genetico, effettuato dopo un’adeguata consulenza, è pertanto di
fondamentale importanza. Tuttavia i parenti di chi si ammala raramente
vengono sottoposti a questa analisi. La
figura del biologo molecolare, accanto a quella dell’oncologo, sarà
sempre più indispensabile per predire l’efficacia delle terapie e per la
prevenzione, visto che la diagnosi precoce rimane la più efficace delle
armi.

Un
altro aspetto da non trascurare è la disparità di accesso alle cure.
Man mano che la popolazione diventa eterogenea il sistema ospedaliero si
dovrà adeguare per garantire a tutti i cittadini del mondo il diritto
alla salute.

Eugenio Maiorano, primario dell’Istituto di Anatomia Patologica del Policlinico di Bari, spiega
che «nonostante sia un dato eterogeneo ci sono dei dati evidenti che
manifestano una più elevata incidenza di neoplasie maligne nella
popolazione immigrata e un più tardivo riconoscimento e accesso alle
cure delle stesse popolazioni.Questo
ha motivazioni socio culturali ma incidono anche fattori come la scarsa
aderenza agli screening, soprattutto per i tumori femminili, che in
queste popolazioni stentano a trovare un corso efficace come invece in
quelle residenti
».

Tuttavia
anche in Italia nelle regioni meridionali «l’adesione allo screening
conclude Maiorano – è inferiore rispetto a quelle settentrionali, si
parla di una mancata risposta di oltre il 30% della popolazione.
Nonostante la Puglia si distingua tra le regioni del Mezzogiorno
rispetto al dato nazionale, si registra comunque una percentuale di
risposta ancora bassa da parte della popolazione alle indagini
diagnostiche
».

domenica 19 Novembre 2017

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti