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Cultura, dalla Regione 400 milioni in 10 anni

La Redazione
Presentato a Roma il Piano strategico
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Un nuovo modello di sviluppo economico basato sulla cultura. È questo l’obiettivo della Regione Puglia che, venerdì ha presentato il Piano strategico della cultura nell’ambito della seconda edizione della Manife­stazione “All Routes Lead to Rome”, evento ufficiale dell’Anno mondiale del turismo so­stenibile per lo sviluppo, proclamato dall’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto).

Con un investimento di 400 milioni di euro per dieci anni (2017-2016) la Puglia ha deciso di puntare sulla cultura. Un Piano di duecento pagine che intende sviluppare un prodotto culturale capace di generare lavoro e che auspica il pieno coinvolgimento del tessuto produttivo e delle comunità.

Durante il seminario “Verso l’economia della felicità – Piiil Cultura in Puglia” tenutosi nel Salone delle conferenze di Palazzo Massimo, la Puglia è emersa come la prima regione in Italia ad aver redatto un Piano strategico decennale della cultura.

«La valorizzare dell’identità della Puglia – ha sottolineato Loredana Capone, assessore Industria Turistica e culturale della Regione Puglia, nell’intervento in video – è fondamentale anche per dare una prospettiva di lavoro ai nostri giovani».

«La Puglia ha dimostrato che si può investire una cifra altissima solo sulla cultura – ha spiegato Aldo Patruno, direttore dipartimento Turismo, economia della cultura della Regione Puglia -. La sfida che ci poniamo è molto difficile, ma ci muoviamo tutti verso uno sviluppo culturale di qualità, un sistema che viaggia verso un’unica direzione e mira alla valorizzazione del patrimonio culturale».

Strumento di pianificazione e sviluppo nel lungo periodo, il “Piiil Cultura” si ispira alle cosiddette “5 M” del territorio: Mediterraneo, Mondo, Madre, Mezzogiorno e Mare, con l’intenzione di internazionalizzare le sue bellezze e di costruire la sua specificità a partire da alcune tematiche su cui la Regione è particolarmente sensibile. Si mira infatti al prodotto, che deve essere di qualità, al lavoro, perché senza buona occupazione non c’è economia della cultura; alla valorizzazione dell’Identità, alla cultura d’Impresa, in grado di realizzare innovazione di prodotto e di processo.

«Per il Teatro Pubblico Pugliese è una grande soddisfazione – ha inoltre commentato Carmelo Grassi, presidente Teatro Pubblico Pugliese -, il Piano non è un semplice documento di programmazione, ma è una scelta condivisa sul futuro».

Nel pomeriggio vari relatori si sono soffermati sui dettagli programmatici del Piano e sono stati illustrati alcuni Bandi regionali e analizzate le azioni prioritarie.

domenica 19 Novembre 2017

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