Attualità

Giornata Fai, visite al Castello Normanno Svevo

Lorenzo Pisani
Oggi dalle 10 alle 18
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Soffermare l’attenzione sulla piazza che attraversiamo per andare al lavoro o conoscere come vivevano i proprietari dell’elegante villa che scorgiamo dal balcone di casa.

Sono modi diversi di scoprire la nostra città da punti di vista nuovi e il Fai – Fondo Ambiente Italiano invita a rinnovare lo sguardo sull’Italia partecipando oggi, 15 ottobre, alla Giornata Fai d’Autunno, realizzata dai Gruppi Fai Giovani a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, attiva dal 1° al 31 ottobre.

Per l’occasione 3.500 volontari accompagneranno gli italiani alla scoperta di 600 luoghi inaccessibili o poco valorizzati, legati da una tematica comune – la musica, le tradizioni artigiane, il panorama urbano dall’alto – e raccontati dallo spirito entusiasta dei giovani.

170 itinerari tematici in altrettante città legheranno, come un fil rouge da seguire liberamente, l’apertura di palazzi, chiese, botteghe artigiane, archivi, architetture industriali in trasformazione, ma anche interi quartieri e borghi.

Bari
Nel capoluogo visite guidate dalle 10 alle 18 nel Castello Normanno Svevo, in occasione dell’eccezionale apertura delle sale. Corsie preferenziali per gli iscritti Fai, con possibilità di iscriversi in loco.

La storia del maniero
Il Castello di Bari, attribuito a Ruggero II il Normanno, sorge nel 1131 su preesistenti strutture bizantine. Tra il 1233 e il 1240, Federico II di Svevia recupera l’impianto normanno danneggiato dall’intervento di Guglielmo il Malo nel 1156. Verso la fine del XIII secolo, Carlo d’Angiò attua un programma di restauro sotto la guida di Pietro d’Angicourt e Giovanni di Toul, con la realizzazione della Sala Angioina. Nel XVI secolo, sotto Isabella D’Aragona e Bona Sforza, nuove trasformazioni sono dettate dallo sviluppo dell’artiglieria pesante e dal passaggio da un sistema difensivo cadente ad uno radente. Viene realizzata la cinta bastionata, con una cornice a beccatelli su archetti pensili e un doppio ordine di cannoniere. In seguito il castello diviene prima carcere e poi caserma. Nel 1937 è sede della Soprintendenza ai Monumenti e alle Gallerie di Puglia e Basilicata.

Nel 2016 gli uffici vengono trasferiti permettendo di restituire alla collettività il primo piano dell’edificio. L’itinerario riguarda la riapertura delle sale del primo piano del Castello Normanno Svevo di Bari, restituite alla collettività dopo anni di chiusura al pubblico. I Ciceroni, studenti dei principali licei baresi, accompagneranno i visitatori alla scoperta della corte di Bona Sforza, tra la rievocazione storica dell’associazione Historia, le danze della Lute e lo spettacolo proposto da L’ensamble, Il Mondo della Luna, dal titolo “Isabella D’Aragona duchessa di Bari e Milano. Una vita leggendaria”, testo di Grazia Bonasia e Eloise Ameruoso. Musiche di Grazia Bonasia. Soprano e voce recitante Vittorio Didonna.

domenica 15 Ottobre 2017

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