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Riapre l’Auditorium del Conservatorio. Dopo un quarto di secolo

La Redazione
Si è dovuto attendere quasi 26 anni. Domani sera concerto dell'Orchestra del Piccinni alla presenza di Carla Fracci
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Una lunga attesa durata quasi 26 anni. Riapre domani l’Auditorium Nino Rota del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari.

Una serata da incorniciare, con il concerto dell’Orchestra del Conservatorio diretta dal maestro Giovanni Pelliccia, alla presenza di Carla Fracci. Non certo da incorniciare il periodo di tempo trascorso dallo scorso secolo ad oggi.

Lo sottolinea la sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione, la senatrice Angela D’Onghia: «La riapertura al pubblico dell’Auditorium Nino Rota del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari rappresenta un momento importante per i baresi che hanno atteso quasi 26 anni prima che la struttura tornasse a vivere. Vorrei dire che sono orgogliosa per l’inaugurazione, ma un lasso di tempo così lungo mi indigna e mi induce piuttosto a riflettere sulla sua storia travagliata che ha privato la città e non solo di un luogo fondamentale per la musica».

«Un contenitore vuoto per così tanto tempo negato alla sua funzione rappresenta una sconfitta per tutta la città, ma la sua riapertura è il successo invece di una buona logica del lavorare insieme per il bene della collettività», aggiunge.

«Bari ha una rassegna storica della vita musicale che non dobbiamo disperdere – sottolinea D’Onghia -. La sua continuità è importante per il potenziale sviluppo del territorio e l’Auditorium può contribuire a dare impulso alla cultura e a produrre professionisti della musica di indiscusso talento. Non è più tempo di polemiche, di veleni e di beghe burocratiche. Gli ultimi ostacoli sono stati superati. Adesso dobbiamo solo pensare ad iniziative importanti e significative di produzione artistica dando il giusto riconoscimento del valore sociale e culturale della formazione accademica musicale. Per troppo tempo abbiamo mortificato le potenzialità creative dei nostri giovani privandoli di un’opera così importante come l’Auditorium N. Rota. Adesso è il momento del riscatto e di continuare a sviluppare competenze in questo settore per contribuire alla crescita economica, sociale e culturale della comunità».

giovedì 21 Settembre 2017

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